E non è la sola Big Tech a investire nel subcontinente. Anche Amazon, Walmart, Tesla e Apple hanno una strategia
Google ha annunciato che avvierà l’assemblaggio dei propri smartphone Pixel 8 in India. La notizia, rilanciata anche da TechCrunch, è rilevante nella misura in cui conferma la sempre maggiore importanza che il subcontinente sta giocando nella geografia delle Big Tech. Dal made in Cina le filiere si stanno spostando verso altri scenari asiatici (vale anche per Apple). I Pixel 8 di Google, già in commercio, saranno realizzati in India con il primo lotto spedito nel 2024. A rendere così attrattivo il mercato indiano non è soltanto il fatto che stiamo parlando del Paese più popoloso al mondo (oltre 1,4 miliardi di persone). Hanno un peso anche gli incentivi offerti dal governo di Nuova Delhi per convincere le multinazionali a stabilirsi in India. Vale per Google così come per Apple, che in parte produce qui gli iPhone, per Musk, che con Tesla e SpaceX ha piani ambiziosi nel Paese, per Amazon, che punta a investire 26 miliardi di dollari entro il 2030, e per Walmart, che non vuole lasciare l’intera torta all’ecommerce fondato da Jezz Bezos.