Un subcontinente sempre più affollato di Big Tech. Per Sequoia Capital è il Paese più interessante del decennio
Dopo aver incontrato il Ceo di Tesla, Elon Musk, pochi giorni fa, il primo ministro indiano Narendra Modi ha avuto un colloquio anche con l’amministratore delegato di Amazon, Andy Jassy, raccogliendo non poco entusiasmo rispetto all’impegno del gigante dell’ecommerce nel Paese. Il successore di Jeff Bezos, già a capo di AWS, ha annunciato che la società di Seattle aumenterà il proprio investimento complessivo nel subcontinente a 26 miliardi di dollari entro il 2030. L’incontro è avvenuto negli USA dove Modi era in visita ufficiale.
Fin dai tempi della gestione Bezos l’India rappresenta per Amazon un mercato cruciale nel contesto asiatico. Gli investimenti non riguardano soltanto l’ecommerce, ma anche la mobilità elettrica e i servizi in streaming. Finora l’azienda americana ha destinato 11 miliardi di dollari all’India e a questi se ne aggiungeranno 15 in totale entro la fine del decennio.
Secondo Sequoia Capital – il VC americano che ha da poco deciso di suddividere le proprie attività in Asia, tra Cina e India – quello in corso sarebbe proprio il decennio indiano. Come ricorda TechCrunch, il Paese è oggetto di interesse da parte di diverse Big Tech: Walmart, il gigante della GDO statunitense e competitor sul fronte ecommerce, ha investito solo nel primo trimestre 2023 2,5 miliardi di dollari in India; Google inaugurerà un polo fintech a GIFT city, un distretto smart nello Stato del Gujarat.