A poche settimane da Cyberpunk 2077, spuntano citazioni colte riprese dal passato di CD Projekt
Stiamo per avvicinarci al periodo più punk dell’anno. E non solo per l’imminente arrivo di Cyberpunk 2077. Senz’altro meno complesso della nuova gemma di CD Projekt, Morbid: The Seven Acolytes si difenderà comunque sul mercato grazie alle sue sfaccettature da RPG immerso in un mondo che gli sviluppatori stessi hanno definito horror punk. Still Running ci butta in un’avventura per sconfiggere mostri e creature assassine. Nei panni di una giovane eroina muoviamo i nostri passi in un’atmosfera medievale realizzata in grafica retro, con un gameplay per nulla clemente col giocatore, che dovrà imparare le tecniche di combattimento rincorrendo i checkpoint. Morte dopo morte. Questa è la nostra recensione per Nintendo Switch.
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Morbid: The Seven Acolytes
A dirla tutta, quel clima da mondo perduto in preda a forze oscure ci ha ricordato molto da vicino The Witcher 3, l’altro capolavoro di CD Projekt. Ma in tutto questo non vogliamo certo dire che Morbid: The Seven Acolytes non cammini con le proprie gambe. Anzi: inserendosi nella lunghissima serie di titoli che strizzano l’occhio ai mondo gaming di un tempo, il titolo parte a razzo in un campo di battaglia, dove la protagonista si risveglia e inizia a raccogliere oggetti e armi per sopravvivere. Sotto una pioggia incessante e in una notte spettrale, il viaggio non è imbattibile nell’originalità, ma resta appagante soprattutto nelle fasi di combattimento.
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Ogni oggetto e alimento hanno il proprio scopo e per proseguire nella storia è bene imparare a raccogliere più roba possibile per ricaricare la vita e non morire a un passo dal salvataggio. Il combattimento alterna fasi stealth a confronti corpo a corpo con nemici che utilizzano modalità di attacco sempre diverse. I goblin sono i più semplici da sconfiggere: basta colpirli e scansarsi subito per evitare il colpo immediato che ci restituiranno; altre creature utilizzano invece magie e proiettili più complicati da evitare.
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Non correte troppo
Mini boss sono ovunque in una mappa che andrà esplorata in ogni angolo per trovare casse dove recuperare vita e risorse utilissime. Come ogni RPG che si rispetti, nulla è infinito: a cominciare dall’energia che il giocatore deve dosare soprattutto quando corre. Abusare della velocità negli spostamenti può giocare brutti scherzi, soprattutto quando ci si ritroverà ad affrontare un gruppo di nemici, sfiancati e lenti nell’azione.
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