Il divertimento dell’arcade, la difficoltà del simulativo. Un mondo cubico dove lottare e sopravvivere
Un’altra, l’ennesima invasione zombie. Ma dei cliché, se ben fatti, non ci si stanca mai. Dopo il successo su PC e Steam, 505 Games ha raccolto la sfida per portare su PlayStation 4 il gioiello sviluppato da Smartly Dressed Games, che ha ricreato un immenso sandbox open world in cui giocare in prima o in terza persona. Già affiancato a titoli del genere survival come DayZ e, aggiungiamo noi, al suo successore Vigor, Unturned è anche qualcos’altro. Utilizzando una grafica che richiama inevitabilmente Minecraft, l’obiettivo del videogioco è sopravvivere girovagando tra colline e caseggiati per raccogliere più materiale possibile. Se l’atmosfera può sembrarvi statica e asettica per via di un mondo tutto cubico, non preoccupatevi: gli zombie romperanno il silenzio con i loro versi di morte.
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Unturned: simulativo in un mondo arcade
Con a disposizione 8 mappe da esplorare tra gli ambienti che rispecchiano gli scenari desolanti di The Walking Dead, oppure in mezzo al mare, Unturned ha tutto il bello dell’arcade (la grafica ha segnato senz’altro un piacevole cambio di stile nel genere survival). D’altra parte, il videogioco non sarebbe così bello se non avesse immagazzinato tutte le logiche alla base dei simulativi. Innanzitutto: la benzina. Nei primi secondi di gioco potreste trovare una moto: vi diciamo subito che la probabilità di trovarla già in riserva è alta. Che camminiate o vi spostiate con i mezzi, il nostro consiglio è affrontare questo lungo viaggio in terza persona per una visuale migliore, iniziando l’avventura passo passo.
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Crafting e ancora crafting
Senza nulla in mano, tranne i vostri vestiti e la forza di volontà, è necessario esplorare caseggiati e zone all’apparenza disabitate. Gli zombie sono omini tali e quali a voi, ma il loro aspetto è decisamente più malaticcio. Immobili come statue, scatenano però tutta la loro rabbia e follia omicida non appena ci si avvicina troppo. Sono veloci, forse più veloci di voi: la fuga è una possibilità, ma è indispensabile armarsi il prima possibile. Forse l’immobilità degli zombi toglie suspence alla modalità stealth, ma le cose da fare sarebbero davvero troppe se dovessimo occuparci anche dei pattern di movimento di questi esseri. In ogni casa troverete cibo e altri oggetti fondamentali: il crafting è la chiave per potenziare oggetti e diventare più forti.
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Non ci siamo dimenticati della stamina. Come ogni simulativo, anche Unturned vi dà il fiato corto. Dunque non è il caso di correre a destra e a manca per poi ritrovarsi senza energia quando serve (di fronte a un orda di zombie). In un’ultima analisi, il videogioco viaggia alla grande su PlayStation 4 – ed è disponibile anche su Xbox – e in modalità single player garantisce tutto il necessario per imparare le tecniche di sopravvivenza in un mondo ostile. Ultimo suggerimento: negli anni la community di affezionati si è armata fino ai denti, dimostrando che il multiplayer non è fatto per i novellini.
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