Su Nintendo un’avventura horror. Per chi vuole ancora godersi la vera atmosfera di Halloween
Ragazzini riuniti attorno a un falò, in mezzo a un bosco, a raccontarsi storie di paura. Siamo oltre la definizione di cliché. A un certo punto qualcuno sente un rumore e, guarda caso, il gruppo si divide per trovare risposte in mezzo alle tenebre. Re:Turn – One Way Trip sceglie di rimanere fedele a trame ormai scontate nel genere horror. Ma, mossi i primi passi nel buio, ci colpisce con resa grafica, audio da luce sempre accesa e trama che, al di là dell’incipit, merita più di una chance. Sedetevi comodi, questa è una storia di paura su un treno arrugginito e inquietante. Noi l’abbiamo vissuta su Nintendo Switch.
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Re:Turn – One Way Trip: tutti a bordo…
Sviluppato dalla software house indipendente Red Ego Games, Re:Turn – One Way Trip è un videogioco in 2D che parte subito con grossi spaventi. Come si diceva, cinque amici hanno deciso di accamparsi in un bosco in un momento molto importante della loro vita. Mentre il fuoco è acceso, si stanno godendo gli ultimi momenti della loro adolescenza, a pochi mesi dall’inizio del college. Le circostanze della vita li allontaneranno e già si percepisce quella nostalgia per i tanti momenti passati insieme che non torneranno più. Saki è la protagonista ed è con lei che muoviamo i primi passi.
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Re:Turn – One Way Trip è un videogioco che sfiderà il vostro coraggio (e la vostra vista). Per orientarvi nel gioco avrete a disposizione una torcia che emette una timida luce. Intorno a voi le tenebre e i rumori – troppi – della notte. Subito capirete che qualcosa non va: dopo aver ritrovato una lettera in mezzo al bosco, che Saki crede esserle stata indirizzata dal fidanzato e sfuggita dalla tenda per una folata di vento, verrà fuori che l’autore non è il nostro amato. Che succede? Meglio dormirci su aspettando che il sole sorga. Ma la notte è lunga…
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Il gameplay
A scorrimento orizzontale e in grafica retro, Re:Turn – One Way Trip è un videogioco che procede per soluzioni. Ogni momento del titolo deve essere affrontato con un oggetto in particolare che ritroveremo nel percorso e dovremo adattare alla giusta situazione. L’immancabile chiave che apre la porta, il coltello per farsi strada nell’erba alta. Ma non sarà tutto facile. Dopo essersi svegliata nel cuore della notte, Saki scopre che nessuno dei suoi amici si trova all’accampamento. Spariti. Iniziamo così a esplorare la foresta finché non ci imbattiamo in un treno: i binari su cui è addormentato, pare da decenni, spuntano dall’erba. Non ci resta che salire a bordo per trovare i nostri amici.
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Se pensate che soltanto la grafica possa restituire la vera paura, ebbene vi sbagliate di grosso. In un titolo come Re:Turn – One Way Trip, dove i protagonisti sembrano presi a prestito da un capitolo di Pokémon di vecchia data, l’ansia sale grazie al sonoro e alla trama. Piccoli jump scare e intermezzi con risate diaboliche che squarciano il silenzio saranno più che sufficienti per farvi vivere una avventura alla scoperta della verità. Dove sono i vostri amici? Stanno bene? E quali terribili segreti nasconde quel treno?