In un’intervista al Financial Times lo sfogo di Nicolas Chaillan, ex chief software officer del Pentagono
«Non avremo alcuna possibilità di competere con la Cina tra 15 o 20 anni». Non ha usato mezzi termini Nicolas Chaillan, il chief software officer del Pentagono appena dimessosi, in un’intervista al Financial Times. Secondo lui la Cina avrebbe già guadagnato abbastanza terreno in diversi campi tecnologici. Da anni si dice che chi governerà l’intelligenza artificiale potrebbe avere un vantaggio competitivo enorme anche negli scacchieri geopolitici. Pechino, stando a Chaillan, sta correndo con investimenti massicci, mentre a Washington la trasformazione digitale e tech in campo militare e non solo starebbe avvenendo con troppa lentezza.
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Secondo l’esperto il vantaggio cinese sugli Stati Uniti non si sta manifestando soltanto nel campo dell’intelligenza artificiale, ma anche in quello della cybersecurity. Settore, quest’ultimo, sempre più centrale visti i quotidiani attacchi che colpiscono multinazionali e piccole aziende con ransomware e malaware potenzialmente letali per il business delle imprese. Nello sfogo di Chaillan c’è stato spazio anche per le Big Tech come Google che avrebbero la colpa di non voler collaborare con il Governo e la politica per un interesse più alto.