Tecnologia, nuove frontiere della ristorazione e food innovation negli appuntamenti della Startup Europe. Dalle filiere all’e-commerce, dalle stampanti 3D alla sharing economy, cosa c’è sul tappeto
Food System come spazio con una copertura che va dall’agricoltura al consumo. Un settore vitale all’uomo, ma anche il più grande settore economico del mondo. E’ il settore anche maggiormente correlato a salute e ambiente. La Food Innovation (che riguarda le innovazioni in tutta la filiera agroalimentare, dal campo alla tavola e dalla tavola in poi) al centro dell’attenzione all’appuntamento di Startup Europe Week a Bari, il 5 febbraio dalle 9.30, presso la Camera di Commercio (via Cavour 2). Ne parlerà Claudia Laricchia (Project Manager, delegata di Marco Gualtieri Presidente di Milano Cucina e Seeds&Chips) nell’intervento Quali opportunità per le Startup derivanti dalla Food Innovation? Food a Startup Europe Week non solo a Bari. Di Innovazione e impresa nella ristorazione si parla a Startup Europe Week Viterbo (presso Spazio Attivo, via Faul) il 2 febbraio, insieme a Elena Gozzoli (Referente Regionale Lady Chef), Laura Belli (I Giardini di Ararat), Giuseppina Maiorano e Luca Polizzano (BIC Lazio).
Di dood parlerà il 4 febbraio (alla Camera di Commercio di Foggia, Traversa Viale Fortore), Davide Toffaloni (Senior Brand Manager, Mellin Food e Marketing Manager). Sempre a Foggia, protagonisti anche i ragazzi di Foodscovery, piattaforma online per comprare (con un click), prodotti di nicchia e specialità locali made in Italy. Presente anche New Gluten World, spin off dell’Università di Foggia e vincitore del primo premio del Premio nazionale per l’innovazione.
Startup Europe Week
Startup Europe Week è l’iniziativa di Startup Europe in collaborazione con European Commission e Committee of the Regions. E’ l’occasione per favorire il networking imprenditoriale e offrire nuovi punti di vista sull’ecosistema startup. Obiettivi: rafforzare il legame fra gli imprenditori e gli investitori, supportare il dialogo con le istituzioni locali, mobilitare le realtà di successo in tutti i Paesi europei. L’iniziativa coinvolge, fino al 5 febbraio, 28 stati ed oltre 350 regioni europee nel dibattito sulle diversità e le policy territoriali, elementi per la creazione d’impresa e per il futuro del tessuto imprenditoriale locale. QUI per saperne di più.
Le sfide del food
Nel dettaglio, l’intervento nel corso di Startup Europe Week Bari verterà sulle sfide del Food. Sfide che richiedono nuove soluzioni per modificare l’intera filiera, dalla produzione alla trasformazione, distribuzione, comunicazione e consumo del cibo, attraverso l’infrastruttura tecnologica. Le soluzioni riguardano: Internet of Things applicato al cibo, agricoltura di precisione, che permette un risparmio economico, ma soprattutto un risparmio per l’ambiente a vantaggio di salute e maggiore produttività, Controlled Environment Agricolture (CEA), che riguarda tecniche di produzione senza utilizzo del suolo, Idroponica, Aeroponica e Acquaponica, Stampanti 3D, nuovi cibi, super cibi e nutraceutica (alimenti con minor impatto ambientale, con maggiori elementi nutrizionali e benefici, derivati da piante fino ad ora sconosciute o limitatamente utilizzate). E poi ancora tracciabilità e riconoscibilità, Smart Packaging, Precision Nutrition e Precision Cooking, Smart kitchen, Sharing economy, E-commerce.
Fondi per l’innovation
Il Segretario di Stato americano John Kerry nel suo intervento a Expo Milano 2015 del 17 ottobre, ha dichiarato che «food security e climate change devono essere considerati un unicum e sono una priorità per gli Usa. Per questo verranno spesi nei prossimi anni nell’innovazione di questi settori 17 trilioni di dollari e si creerà una ricchezza maggiore di quella che è stata creata negli anni ’90 con il settore tecnologico». Pochi mesi prima il Segretario americano all’agricoltura aveva parlato del cibo come della «nuova frontiera della tecnologia». Solo negli ultimi mesi sono stati annunciati da vari paesi come Cina, Oman, Arabia Saudita, Giappone, Emirati Arabi, investimenti di miliardi di dollari per i prossimi anni nell’agri-food. L’Italia, in questo scenario, può e deve ricoprire un ruolo di leadership, di superpotenza in un settore in cui ha credibilità, competenze, eccellenze. Lo ha detto anche Jeremy Rifkin: «Il mondo si rivolgerà all’Italia per nuove idee riguardo al cibo. Vogliamo che il resto del mondo veda ciò che fa l’Italia. L’Italia può guidarci e se tutto va bene il resto del mondo la seguirà».