Ad annunciarlo il Ceo Mark Zuckerberg. La novità pochi mesi dopo la scelta di Elon Musk sul social rivale
Sta finendo l’epoca dei social network gratuiti? Presto per dirlo, anche se a giudicare da quel che sta accadendo negli ultimi mesi, chi vuole mantenere un profilo verificato – la spunta blu – dovrà farsi qualche conto in tasca. Dopo che nel 2022 Elon Musk ha scelto di far pagare la spunta blu su Twitter, social network che ha acquisito per 44 miliardi di dollari, nelle scorse ore il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato una novità per i miliardi di utenti che ogni giorno utilizzano le piattaforme del gruppo, Facebook e Instagram.
Così ha scritto Zuckerberg in un post: si tratta di «un servizio in abbonamento che vi permette di verificare il vostro account con un documento d’identità, di ottenere la spunta blu, di ottenere una protezione aggiuntiva contro gli account che si spacciano per voi e di accedere direttamente all’assistenza clienti». Tutto questo per la modica cifra di 11,99 dollari al mese su web e 14,99 dollari per iOS.
12 bucks a month to be verified on Facebook… I wonder if people will keep that same Twitter Blue outrage energy 😅 pic.twitter.com/ZPJsIHBerO
— Marques Brownlee (@MKBHD) February 19, 2023
Al momento questa novità riguarderà soltanto paesi lontani dall’Italia: Nuova Zelanda e Australia. Potrebbe tuttavia presto estendersi ad altri mercati. Il servizio a pagamento su Facebook e Instagram per avere la spunta blu è riservato soltanto ai maggiorenni, che come bonus avranno 100 stelle gratuite, ovvero la moneta digitale che si può utilizzare per dare mance ai creator.
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La ragioni della spunta blu a pagamento su Facebook e Instagram potrebbero essere molteplici. Meta, così come altre Big Tech, non sta navigando in ottime acque. Anche Menlo Park ha licenziato in massa migliaia di dipendenti (e una nuova tornata di layoff sarebbe in arrivo); inoltre la multinazionale ha investito parecchio sul metaverso, ma l’entusiasmo è scemato rispetto al periodo immediatamente successivo al rebranding; facendo pagare un abbonamento mensile per la spunta blu su Instagram e Facebook si sceglie di monetizzare la presenza sulle piattaforme di utenti – più o meno famosi – dando loro (si spera) servizi adeguati.