A San Francisco i robotaxi di Cruise sono in servizio 24 ore al giorno, sette su sette
Mentre in California le auto a guida autonoma sono una realtà – che sta raccogliendo entusiasmi, ma anche critiche – in Europa alcune città rincorrono e avviano i primi test per capire se robotaxi e altre self driving car potranno essere introdotti o meno nel traffico. Il gruppo tedesco Volkswagen ha testato le Volkswagen ID. Buzz AD a Monaco di Baviera, dove i primi risultati con il trasporto di persone sono sembrati incoraggianti per i vertici. Come vi abbiamo raccontato di recente l’azienda si è attivata sul medesimo verticale anche ad Austin, in Texas, dove metterà in strada entro fine luglio gli stessi veicoli per una fase di sperimentazione.
La guida autonoma è un settore che dal punto di vista tecnologico ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni. I regolatori devono ovviamente sincerarsi che vengano rispettati criteri di sicurezza elevati prima di concedere a questi veicoli di poter operare in autonomia in strada. L’esempio di San Francisco testimonia che è senz’altro possibile: qui Cruise, ex startup acquisita da General Motors, offre oggi le corse dei suoi robotaxi 24 ore su 24, sette giorni su sette. C’è poi anche Waymo, divisione di Google.
Al tempo stesso pure il Texas sta diventando un laboratorio a cielo aperto per le self driving car. Al di fuori della Silicon Valley, lo Stato della stella solitaria si sta affermando a livello internazionale come un’alternativa appetibile per startup, scaleup e Big Tech. Nel momento in cui la tecnologia dovesse diventare di massa, non riguarderà soltanto il trasporto delle persone, ma anche delle merci. Sempre negli Stati Uniti il gigante della grande distribuzione Walmart ha testato furgoni di guida autonoma e sono moltissime le startup che utilizzano piccoli veicoli per la consegna. Senza dimenticarsi del trasporto pesante: Volvo e Aurora sono al lavoro per camion a guida autonoma.