“Le implicazioni sul rating dipenderanno dalla capacità dei governi di invertire le traiettorie del debito prima di potenziali shock futuri”
Che una crisi come questa non possa essere affrontata senza fare altro debito lo ha riconosciuto persino uno Stato rigorista come la Germania, che infatti s’è fatta votare dal Parlamento lo scostamento dal bilancio. E naturalmente anche le severe agenzie di rating, che indicano agli investitori la solidità di un Paese e la sua capacità di ripagare i propri debiti agli investitori, ne sono consapevoli. Tuttavia, come fa notare Moody’s, che ci ha recentemente graziati, lasciandoci a un gradino dalla spazzatura, se ora come ora l’indebitamento è inevitabile, presto bisognerà correggere la rotta o la prossima crisi economica potrebbe essere fatale.
Moody’s ci sbatte tra i Paesi che macineranno più debito
Per gli analisti di Moody’s, l’Italia sarà tra i Paesi che vedrà la zavorra del proprio debito lievitare a dismisura a causa della crisi economica post pandemica. Intendiamoci, per l’agenzia di rating il rallentamento economico indotto dal Coronavirus aumenterà il debito delle più importanti economie avanzate a causa, da un lato, del crollo della crescita nominale del PIL e dall’altro dell’aumento del deficit emesso dai governi per misure a sostegno dell’economia e dei propri sistemi sanitari.
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Il balzo del debito – rileva l’agenzia – sarà maggiore per Canada (AAA stabile), Francia (AA2 stabile), Italia (BAA3 stabile), Giappone (A1 stabile), Spagna (BAA1 stabile), Regno Unito (AA2 negativo) e Stati Uniti (AAA stabile). Il fatto di essere in buona compagnia, tra alcune delle economie migliori del pianeta, non deve affatto rallegrare: della lista stilata da Moody’s siamo il Paese con il secondo debito più alto e con la valutazione peggiore sulla solvibilità. A un passo dalla spazzatura, appunto.
Molto dipenderà dalle scelte dei governi
Non solo: in Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti, il maggiore debito sarà quasi interamente o principalmente legato, viene sottolineato, da misure fiscali, mentre a fare esplodere l’indebitamento in Giappone e in Europa sarà principalmente il crollo del PIL. “In media, ci aspettiamo che il rapporto debito/PIL nelle 14 economie avanzate aumenti di circa il 19 punti nel 2020, che è più grande, più improvviso e più ampio che durante la crisi finanziaria globale e riflette la natura acuta e globale dello shock coronavirus”, ha spiegato Marie Diron, managing director di Moody’s Sovereign Risk Group. Per Moody’s “le implicazioni sul rating dipenderanno dalla capacità dei governi di invertire le traiettorie del debito prima di potenziali shock futuri”.