E sugli aiuti in arrivo: “Il nuovo decreto di aprile dovrà portare il nostro sforzo complessivo a una soglia ben superiore ai 50 miliardi”
Torna a parlare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e lo fa con una chiara intenzione: mettere sotto pressione i leader europei che si sono schierati contro la richiesta italiana di suddividere le spese della ricostruzione. Il bersaglio è ovviamente la cancelliera tedesca Angela Merkel. Nel giorno in cui il presidente francese Emmanuel Macron ha rilasciato un’intervista a tre quotidiani italiani nella quale sprona l’Unione europea a vincere le resistenze di Berlino e Amsterdam, il premier italiano, dalle colonne del Sole 24 Ore, rilancia e prova la manovra a tenaglia. Mai così esplicito Conte: “L’Europa eviti errori tragici”.
Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron
© Palazzo Chigi
Conte: “L’Europa eviti errori tragici”
“Se l’Europa non dovesse dimostrarsi all’altezza di questa sfida epocale, l’intero edificio europeo rischia di perdere, agli occhi dei nostri stessi cittadini, la sua ragion d’essere”, è l’ammonimento che giunge agli altri 26 leader del Vecchio continente da Palazzo Chigi. Un ‘altolà’ indirizzato a Berlino che ben fa il paio con un altro monito, pronunciato alle 19 di ieri dal capo dello Stato, Sergio Mattarella: “L’Unione europea intervenga – ha detto – prima che sia troppo tardi”. Va oltre Conte: “L’Europa eviti errori tragici”.
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Il Club europeo, dopo la fumata nera dell’ultimo vertice tra i 27 capi di Stato e di Governo di giovedì, si è dato 14 giorni di tempo per trovare una soluzione comune. E mentre le istituzioni comunitarie lavorano per presentare piani di rilancio dell’economia in grado di soddisfare tanto le richieste di aiuto dei Paesi del Sud quanto la scarsa voglia di mettere mano al portafogli delle nazioni del Nord, l’obiettivo di Conte sembra quello di sfruttare queste due settimane per cingere d’assedio Berlino. Quanto meno, renderla impopolare agli occhi dell’opinione pubblica. Iniziare ad assestare scossoni alla barca comune, perché a nessuno conviene che in un momento simile l’euroscetticismo riprenda vigore.
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Il premier italiano Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel
© Palazzo Chigi
E proprio sullo scontro con Angela Merkel, il presidente del Consiglio ha commentato: “Più che un litigio è stato un confronto duro e franco, perché stiamo vivendo un’emergenza che sta mietendo un alto numero di vittime tra i nostri cittadini e sta producendo una severa recessione economica”. “Io – ha proseguito – rappresento una comunità nazionale fortemente sofferente e non posso permettere tergiversazioni. In Italia, ma anche negli altri Stati membri, siamo costretti a operare scelte tragiche”.
Giuseppe Conte
© Palazzo Chigi
I prossimi stanziamenti di fondi
Il presidente del Consiglio ha poi fatto un rapido accenno al prossimo decreto d’aiuti, già soprannominato ‘decreto di aprile’ dalla stampa: “Ritengo che dovrà portare il nostro sforzo complessivo di bilancio a una soglia ben superiore ai 50 miliardi”. Si va verso, insomma, uno stanziamento superiore ai già annunciati 25 miliardi (che si sarebbero aggiunti agli altri 25 del Cura Italia).
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E per quanto riguarda la copertura, Conte ha assicurato: “L’Italia, come gli altri paesi europei, può affrontare da sola questa emergenza: abbiamo le risorse umane, economiche e morali per farlo. Ma sarebbe un grave errore per l’Europa se, di fronte a una sfida comune di questa portata, non riuscisse ad approntare nuovi strumenti in grado di dare la risposta forte e solidale che tutti i cittadini europei hanno il diritto di aspettarsi da una casa comune. Ne uscirebbe sconfitta l’intera Europa e indebolita l’intera economia continentale”.