Il Wall Street Journal ha pubblicato un’inchiesta in cui dirigenti e membri dei cda della sue aziende esprimono parecchia preoccupazione. Nel 2018 quel “tiro” di marijuana durante l’intervista con il podcaster Joe Rogan
«Dopo quel tiro con Rogan, ho accettato, su richiesta della NASA, di fare tre anni di test antidroga casuali. Non sono state trovate nemmeno tracce di droghe o alcol». Elon Musk risponde su X all’ennesima polemica che lo vede come protagonista. Nelle scorse ore il Wall Street Journal ha pubblicato un’inchiesta nella quale membri dei consigli di amministrazione di Tesla e SpaceX (la prima delle due aziende di Musk è quotata in Borsa) esprimono preoccupazione rispetto al possibile utilizzo di droghe da parte dell’uomo più ricco del mondo. Quelle citate sono LSD, cocaina, ecstasy, funghi allucinogeni e ketamina. Lo stesso giornale a giugno 2023 aveva descritto un quadro a dir poco psichedelico nella Silicon Valley, dove diversi Ceo e imprenditori farebbero uso di sostanze.
In particolare sulla ketamina Elon Musk aveva postato su X il proprio pensiero, definendola come un potente antidepressivo, addirittura migliore di certi farmaci. Il Wall Street Journal ha riportato diversi episodi in cui il Ceo di Tesla avrebbe fatto uso di droghe durante feste private. Se così fosse i rischi per le sue società, a cominciare da SpaceX, sarebbero immediati con contratti miliardari che diventerebbero carta straccia. L’avvocato di Musk, Alex Spiro, ha commentato la situazione dicendo che l’imprenditore sudafricano non è mai stato trovato positivo a test antidroga. Forse la prima volta in cui si parlato del rapporto tra Musk e le droghe è stata nel 2018, durante un’intervista con il podcaster Joe Rogan: in quella circostanza Musk ha fumato marijuana e bevuto whisky. Questo e molti altri suoi comportamenti nel corso degli anni sono stati analizzati dallo scrittore Walter Isaacson, che nei mesi scorsi ha pubblicato l’ultima biografia di Musk, edita in Italia da Mondadori.