La catena lancia una versione in 59 locali di St. Louis, in Missouri, con l’obiettivo di allargare al resto del mondo il suo Impossible Whopper senza manzo
Forse è il passo più importante per le startup che si sono specializzate, negli ultimi anni, nei cosiddetti neocibi. In particolare, nella neocarne. Burger King, una delle catene di fast food più grandi e famose del mondo, ha deciso di introdurre nel proprio menu un panino prodotto con le “invenzioni alimentari” di Impossible Foods. Si tratta delle ormai famose polpette di nuova generazione, ricavate da proteine vegetali, che sembrano in tutto e per tutto, anche al gusto dei più esperti, carne di manzo.
Che cos’è la neocarne
Impossible Food è una startup, anzi ormai ben più di una startup, di Redwood City, in California. Lo scorso gennaio, fra l’altro, ha presentato agli addetti ai lavori una nuova versione della sua pseudopoletta prodotta grazie all’eme, complesso chimico che contiene un atomo di ferro, parte integrante dell’emoglobina, responsabile di portare l’ossigeno attraverso il sistema circolatorio animale e di far funzionare il sistema linfatico vegetale. Il punto è che l’eme è presente anche in molti vegetali. Su di essi si concentra la società del biologo e fisico 62enne Patrick Brown (nella foto sotto). Inizialmente estraeva il complesso ma negli ultimi tempi sembra coltivarla direttamente tramite i lieviti.
Ecco l’Impossible Whopper
Dunque anche Burger King cede alla curiosità e alle lusinghe dell’innovazione gastronomica: introdurrà per i suoi famosi Whopper la versione “neocarne” – per l’occasione ribattezzati Impossible Whopper, al costo di un dollaro in più – in 59 locali a St. Louis in Missouri con l’obiettivo di allargare eventualmente la distribuzione in altri ristoranti in giro per il mondo.
Un tassello in più, molto importante, rispetto alle catene come Cheesecake Factory e White Castle. A questo si aggiunge il carillon degli investimenti nella società a cui ha preso parte anche Temasek, il fondo sostenuto dal governo di Singapore, interessato a mettere sul piatto 75 milioni di dollari con l’obiettivo di raccogliere un miliardo. Nel frattempo la rivale Beyond Meat, sbarcata anche in Italia nella catena bolognese WellDone Burger, si sta preparando alla quotazione in borsa.
Meno grassi e colesterolo, stesse proteine
“Volevamo essere certi di avere qualcosa che fosse all’altezza del nome di Whopper – ha spiegato Christopher Finazzo, presidente di Burger King in Nord America – abbiamo condotto una sorta di blind test con i nostri affiliati, con le persone in ufficio, con i miei partner nel team esecutivo e praticamente nessuno è riuscito a indovinare la differenza”. Sotto l’aspetto salutista l’Impossible Whopper sfoggerà il 15% in meno di grassi e il 90% in meno di colesterolo a fronte dello stesso apporto proteico.