Un progetto ancora in fase embrionale. L’obiettivo è una piattaforma decentralizzata (come quella di Jack Dorsey)
Il nome in codice è P92 e al momento è soltanto uno dei numerosi progetti interni di Meta, l’ex gruppo Facebook. Ma a confermarne l’esistenza è stata la stessa società di Menlo Park, che ha inviato una mail a Platformer, il sito del giornalista Casey Newton. «Stiamo esplorando l’idea di un social network decentralizzato autonomo per la condivisione di aggiornamenti testuali», è la sintetica dichiarazione dell’azienda. Tanto basta per aggiornare il quadro e l’evoluzione delle piattaforme che negli ultimi tempi stanno cambiando pelle, un po’ sulla spinta del successo di TikTok, un po’ per diversificare le entrate.
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Di questo social network di solo testa non si sa molto, se non che Meta vorrebbe introdurlo come piattaforma decentralizzata. Invece di controllare tutti i server, la decentralizzazione ne consentirebbe la diffusione sul territorio, oltre che la gestione ai singoli utenti, con regole sulla moderazione dei contenuti differenti. Un progetto simile è in cantiere sempre in Silicon Valley, con l’ex Ceo e Founder di Twitter, Jack Dorsey, al lavoro su Bluesky. Dove invece Meta è a buon punto è sulla monetizzazione dei social esistenti: la spunta blu a pagamento, su abbonamento mensile, è già attiva in diversi mercati.
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A occuparsi del progetto P92 sarebbero Adam Mosseri, Ceo di Instagram. La possibilità di una piattaforma decentralizzata consentirebbe a questa app di interagire anche con altri ecosistemi social, Mastodon in primis. Non dovrebbero essere necessarie ulteriori registrazioni: gli utenti accederebbero a questo social di solo testo con le proprie credenziali Instagram. Secondo Platformer questo attivismo da parte delle piattaforme deriverebbe da un declino in corso di Twitter, acquisito nel 2022 da Elon Musk per 44 miliardi di dollari.