Tra pochi giorni il passaggio di consegne a Capitol Hill
Dopodomani, mercoledì 20 gennaio, gli USA avranno una nuova guida. Joe Biden diventerà il 46esimo presidente degli Stati Uniti, giurando sulla Bibbia di Lincoln a Capitol Hill. Poche settimane dopo le violenze che hanno causato cinque morti, a Washington sta per andare in scena un passaggio di consegne pieno di incognite e timori legati alla sicurezza. Nel frattempo i social non si sono mai fermati in questo avvio di 2021: dopo aver cacciato Trump per sempre dalla piattaforma, un insediamento avverrà anche su Twitter. La società di Jack Dorsey sta per consegnare le chiavi del profilo @POTUS a Biden. Lo stesso avverrà per la first lady (@FLOTUS) e le altre cariche.
Leggi anche: Xiaomi collusa coi militari, le ultime cartucce di Trump
Insediamento social
L’insediamento del 20 gennaio sarà a suo modo storico, dal momento che il presidente uscente Trump non sarà presente a Capitol Hill, a fianco dei suoi predecessori (Carter, Clinton, Bush e Obama) per applaudire il nuovo presidente. Lo strappo è il frutto di una scelta politica senza precedenti nella storia moderna degli Stati Uniti: il tycoon non ha infatti alcuna intenzione di rinunciare alla linea “Stop the Steal”, con la quale da mesi tuona contro la presunta frode elettorale delle scorse presidenziali USA.
Leggi anche: Trump, parla il CEO di Twitter Jack Dorsey. «Il ban segno del nostro fallimento»
Nelle ultime settimane l’attivismo dei social è stato senz’altro una conseguenza delle drammatiche immagini del 6 gennaio. A Washington l’organizzazione dei violenti è stata resa possibile (e fomentata) grazie anche alle piattaforme. Punto di non ritorno o meno, quel tornante della storia americana ha di nuovo evidenziato il ruolo dominante di queste società nella vita pubblica. Nell’agenda di Biden ci sarà senz’altro spazio anche per ragionare sulle politiche nei confronti dei Big Tech. Si chiederà forse più trasparenza e lotta contro le fake news. Ma come ci ha spiegato Dario Fabbri di Limes, il nuovo inquilino della Casa Bianca non sarà allineato con l’UE nella battaglia legale contro questi giganti.