Scienze della vita, Green Tech, evoluzione tecnologica dei settori del Made in Italy e soluzioni digital B2C e B2B: ecco le idee imprenditoriali italiane ad alto potenziale selezionate da UniCredit
DeepTrace Technologies, Captive Systems, Hiro Robotics e AppQuality sono le startup che hanno vinto l’edizione 2019 di UniCredit Start Lab il programma di accelerazione e Open Innovation rivolto alle startup e PMI innovative italiane “Tech” ad alto potenziale, operanti nei settori Life Science, Clean Tech, Digital ed Innovative Made in Italy.
Le 4 startup hanno dovuto confrontarsi con oltre 600 canditate che hanno mostrato i loro progetti in un road show di 14 tappe in giro per l’Italia. La Lombardia, con oltre un quarto delle startup iscritte, è stata la Regione più prolifica per nuove idee imprenditoriali.
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“Con UniCredit Start Lab negli ultimi 5 anni abbiamo analizzato più di 5mila progetti imprenditoriali di nuova generazione e accompagnato 300 start up verso percorsi di crescita, raggiungendo in Italia una quota di mercato pari al 20% tra le start up e le PMI innovative che ci consente di avere un punto di osservazione privilegiato sull’innovazione. – ha detto Andrea Casini, Co-Ceo Commercial Banking Italy di UniCredit – Grazie a UniCredit Start Lab promuoviamo quell’innovazione “dal basso” di cui protagonisti principali sono le startup e mettiamo a loro disposizione un sistema di advisory e il nostro network di contatti con imprese e investitori, oltre a specifici servizi per accrescere il loro potenziale di business”.
Che cosa si aggiudicano le 4 startup vincitrici per categoria
Alle quattro aziende prime classificate UniCredit riconosce un grant di 10.000 euro. Inoltre, tutte le aziende selezionate avranno il diritto di accedere a specifici servizi del programma di accelerazione UniCredit Start Lab che prevede l’assegnazione di un gestore UniCredit dedicato al supporto alla crescita, attività formative, tra cui la Startup Academy, un programma di mentorship dedicato, la partecipazione a un Investor Day e, infine, la possibilità di partecipare a “Business Meetings” con imprese clienti di UniCredit per partnership industriali, tecnologiche, commerciali, strategiche e collaborazioni a vario livello.
Le vincitrici
Per la categoria Life Science, prima classificata è risultata la start up DeepTrace Technologies di Milano grazie ad una soluzione innovativa in grado di eseguire una diagnosi precoce e predire la progressione dell’Alzheimer. Deeptrace utilizza l’intelligenza artificiale per le rilevazione delle patologie che possono essere diagnosticate raccogliendo dati biometrici e immagini come radiografie e TAC. Il prodotto è un algoritmo che funziona come un modello predittivo. In una prima fase, quella di training, l’algoritmo apprende le caratteristiche di pazienti sani e malati di una specifica patologia; nella seconda invece il modello matematico frutto del training può essere usato per classificare nuovi soggetti. L’affidabilità al momento è dell’85% nei due anni antecedenti alla diagnosi tradizionale. (ne avevamo parlato qui).
Nella categoria Clean Tech, è la start up di Bergamo Captive Systems ad aggiudicarsi la prima posizione con un innovativo progetto per il trattamento e il recupero delle acque industriali. Captive Systems, nasce sulla base di un brevetto del Politecnico di Milano per lo sviluppo di una tecnologia innovativa per la gestione e il trattamento dell’acqua, nello specifico per la produzione e commercializzazione di materiali ferromagnetici utilizzati per la captazione di prodotti in acque, aria e suolo. Secondo Frost & Sullivan il mercato della disinfezione di acque chiare e reflue nel 2012 valeva quasi 2 miliardi di dollari e raggiungerà i 3 miliardi nel 2019 (ne abbiamo parlato qui)
Per la categoria Innovative Made in Italy, prima classificata è la genovese Hiro Robotics che ha progettato e sviluppato un avanzato sistema di guida dei robot in ambito industriale. La startup facilita l’interazione tra robot industriali e l’ambiente che li circonda, con un sistema che consente ai robot di acquisire info attraverso degli stream video, e non più con immagini statiche (ne avevamo parlato qui).
Per la categoria Digital, prima classificata è AppQuality di Cremona che offre servizi per l’ottimizzazione di app, website e ogni altro prodotto digitale in grado di ridurne i costi di sviluppo e gestione. La startup ha sviluppato una piattaforma in grado di analizzare siti internet e applicazioni per individuare le aree critiche su cui intervenire: un sistema in cloud di analisi che identifica i bug. AppQuality è stata fondata nel 2015 da Luca Manara, Edoardo Vannutelli e Filippo Renga, partendo dalle ricerche nate all’interno del MobileLab, laboratorio di ricerca del Politecnico di Milano sulle tecnologie Mobile. A oggi conta 2 sedi, a Cremona e a Milano, nel coworking di Copernico (ne avevamo parlato qui)