Nella mese dedicato alla diversità percorriamo un viaggio a ritroso tra le storie più belle che parlano di inclusione su Unstoppable Women, la nostra rubrica dedicata a quelle innovatrici, che siano imprenditrici, sportive, influencer, o più semplicemente donne, che quotidianamente lavorano affinché qualcosa nella società possa cambiare, in meglio. E l’inclusione è uno dei temi prioritari per far sì che certe storie non restino soltanto nella memoria ma possano davvero fare la differenza. Eccovi qua una raccolta dei racconti più belli che negli ultimi mesi hanno animato le pagine del nostro magazine il sabato.
***
Giulia Lamarca
Autrice del blog “My travels the hard truth”, ma anche psicologa, formatrice aziendale e content creator, Giulia Lamarca, a seguito di un grave incidente stradale, ha perso l’utilizzo degli arti inferiori. Ma non per questo si è data per vinta, anzi. Sulle nostre pagine ha raccontato quei viaggi che hanno rappresentato per lei una rinascita possibile, che oggi condivide con le tante persone che la seguono.
Leggi anche: Emanuel, Il King della 104: «Oggi due narrazioni sulla disabilità: vite da supereroi o pietismo»
Martina Vozza
Atleta mondiale di sci che, assieme alla sua guida Ylenia Sabidussi, quest’anno ha collezionato un argento, otto bronzi e un quarto posto, Martina Vozza lavora sodo ogni giorno per contrastare la sua ipovisione. E nonostante le difficoltà, ha partecipato alle Paralimpiadi di sci tornando spesso a casa con la medaglia al collo. La sua storia inizia a Monfalcone, in provincia di Gorizia, per conquistare le vette del mondo.
Giada Tognocchi
Classe ’99, affetta dalla nascita da una grave malattia neuromuscolare che la costringe su una sedia a rotelle, Giada Tognocchi è campionessa nazionale di scherma. Nella sua vita di battaglie ne ha dovute affrontare davvero tante. La più dura sinora, due anni fa, quando ha rischiato la vita in seguito a un intervento chirurgico. Meno di un anno dopo ha festeggiato il titolo di vicecampionessa italiana ai campionati assoluti italiani paralimpici, medaglia d’argento nella spada e nel fioretto nella categoria C, quella delle disabilità più gravi. Qui la sua incredibile storia.
Natalia Colombo
Classe ’96, Natalia Colombo è una creativa, una modella e vice-campionessa d’Europa nel 2011 con la Nazionale di Pallavolo Femminile Sorda. In occasione del lancio dell’ultimo titolo di “The Legend of Zelda” ha scritto una pagina di gaming inclusivo, facendo da apripista nel panorama gaming per quanto riguarda la lingua dei segni italiana nei videogiochi. Qui potete leggere la sua storia.
Chiara Coltri
Maglia numero 7, in campo è una vera e propria forza della natura. Chiara Coltri da quando ha 15 anni, a seguito di un incidente stradale, è costretta a vivere in carrozzina. Ma anche lei, come le altre storie che vi abbiamo sinora raccontato, quella disabilità l’ha presa a schiaffi, diventando un punto di riferimento del basket paralimpico. Oggi è il capitano della Nazionale italiana femminile e la squadra del CUS Padova.
«La leadership? È fondamentale: o ce l’hai o non ce l’hai», ci ha raccontato durante un‘intervista.