Facebook ha chiesto l’autorizzazione al Governo degli Stati Uniti per far volare, sopra la propria sede, dei piccoli droni. Nei prossimi sei mesi, infatti, testerà nuove tecnologie e nuove applicazioni per Aquila, il drone gigante che porterà internet ovunque.
Nuovo capitolo della vicenda Aquila, il drone gigante di Facebook che porterà internet in ogni luogo della Terra. L’azienda di Zuckerberg, infatti, ha chiesto al Governo degli Stati Uniti, e più precisamente alla Federal Communication Commission, il permesso di poter far volare dei piccoli droni sopra la propria sede di Menlo Park. L’autorizzazione riguarderà la possibilità di testare nuove applicazioni e apparecchiature di comunicazione da utilizzare, in larga scala, su Aquila.
La richiesta di Facebook
I voli saranno limitati alla sola area di Menlo Park e raggiungeranno un’altitudine massima di 120 metri. I droni non verranno coinvolti direttamente nell’erogazione del servizio ma daranno delle risposte concrete a chi si sta occupando dello sviluppo dei velivoli di grandi dimensioni. Il programma, che verrà portato avanti tra ottobre e aprile, si concentrerà su esperimenti che useranno lo spettro radio nella banda a 2,4 GHz.
Tutto per migliorare le performance di Aquila che dovrebbero garantire una copertura globale del servizio. Tutto grazie ad una tecnologia laser innovativa in grado di trasmettere 10 gigabyte al secondo, 10 volte più veloce di ogni sistema preesistente. Il laser, infatti, trasmetterà il segnale internet ultraveloce a delle stazioni a terra, che amplificheranno la connessione nel raggio di 50 chilometri.
Il precedente: Google
Due anni fa, Google fece alla FCC lo stesso tipo di richiesta. Il colosso di Mountain View chiese di poter testare, nel cielo del New Mexico, due progetti che avevano lo stesso obiettivo di Aquila: portare la connettività in tutto il mondo. Si trattava dei droni di Titan Aerospace (acquisita nel 2014) e dei palloni aerostatici del Project Loon.
Anche in quel caso la richiesta era di sei mesi e comprendeva l’utilizzo della stessa banda.
Le caratteristiche di Aquila
Il drone è stato realizzato in fibra di carbonio e si alimenta grazie all’energia solare. Ha un’apertura alare equivalente a quella di un Boeing 737 (42 metri), pesa circa 400 chilogrammi, e può volare ad un’altitudine che varia tra i 18mila e i 27mila metri. Aquila è stato costruito in 14 mesi e può viaggiare, complessivamente, per circa 90 giorni consecutivi prima di dover tornare alla base. Grazie ai materiali utilizzati e al design sviluppato è in grado di resistere alle intemperie climatiche e di sfidare le zone più impervie del pianeta. Un vero gioiello dell’aria, senza pilota, che ha già superato i primi test nel 2015.