Assieme a RX17 Neo, due nuovi smartphone che diventano i vice-ammiraglia per il Vecchio Continente. In vendita dal 16 novembre
Non è un debutto, ma poco ci manca: assomiglia forse più a un debutto in società nel cuore di Milano, città scelta per il lancio mondiale (dove il Mondo è tutto quanto non è Cina) dell’OPPO RX17 Pro. Un dispositivo destinato a una categoria che sta emergendo in modo deciso in questo periodo, frutto di una fase di transizione del mercato mobile: un dispositivo di fascia media che tende all’alto, con funzioni interessanti ma con qualcosa in meno rispetto alla fuoriserie di casa.
Il nuovo RX17 Pro
C’è da dire che OPPO non si tira indietro rispetto a rischiare un po’ su alcuni dettagli del suo smartphone: per esempio non cede sulla maxi-tacca, il notch gigante che campeggia su telefoni come iPhone XS e Mate 20 Pro, e opta per un design “a goccia” che ricorda tantissimo il cugino Oneplus 6T. Questo garantisce di superare il 91% nel rapporto tra dimensioni frontali e dimensione dello schermo, un display AMOLED da 6,4 pollici che in pratica riempie la mano e che è protetto da Gorilla Glass 6.
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Un altro dettaglio in comune con il Oneplus è il lettore di impronte sotto lo schermo: stessa tecnologia sembra, a giudicare dalle performance mostrate, una scelta elegante che migliora l’estetica e che offre una soluzione di fascia alta in più per attirare le attenzioni dei clienti. Senza contare anche la fornitura di memoria: 6GB di RAM e 128GB di storage, quanto basta davvero per tutto. Meno da ammiraglia il processore: è pure sempre un buon Snapdragon 710 di Qualcomm, ma non è il meglio su piazza.
Veniamo alla fotocamera, che è il piatto forte secondo OPPO: frontale da 25 megapixel, ma soprattutto doppia posteriore con tanto di sistema laser di misurazione della profondità di campo. Interessanti le specifiche tecniche: sensore principale da 12 megapixel con maxi-pixel da 1,4nm, stabilizzato otticamente e con apertura variabile f/1,5-2,4 (pensate a quanto fa già il Galaxy S9), più un altro sensore da 20 megapixel a supporto.
Lo slogan della serata la dice lunga: #SeizeTheNight, cattura la notte, segno che OPPO crede che la modalità notturna possa essere davvero un feature vincente del prodotto. Funziona come su molti altri smartphone: cattura una serie di foto in sequenza e le combina assieme, e il risultato sembra efficace sebbene i colori risultino forse fin troppo carichi (ma niente che la pratica e qualche aggiustamento software non possano risolvere).
Infine, da segnalare il sistema di ricarica rapida adottato da OPPO: l’hanno chiamato SuperVOOC, eroga la bellezza di 50 watt per riempire la batteria in appena 40 minuti. L’azienda cinese ci tiene a precisare che è assolutamente sicuro, merito di un sistema di protezione doppia che si trova all’interno del telefono e anche all’interno del caricabatterie: per mitigare il surriscaldamento, OPPO divide in due la batteria fornendo il Pro di due accumulatori da 1.850mAh ciascuno. Di fatto SuperVOOC assomiglia al Supercharge Huawei, sebbene quest’ultimo operi a voltaggio più basso (4,5V per Huawei, 10V per OPPO).
C’è spazio anche per l’RX17 Neo
Accanto al fratello maggiore, il fratello minore RX17 Neo ha molto in comune col primo: per esempio il lettore di impronte sotto lo schermo, per esempio le colorazioni cangianti che ora van tanto di moda dopo che Huawei per prima e poi Samsung le hanno adottate. Per esempio, ancora, la fotocamera frontale da 25 megapixel nel notch a goccia.
Le differenze stanno altrove. Per esempio lo schermo non è un AMOLED, e la fotocamera posteriore pure se doppia non tiene il passo: è 17+2 megapixel, senza sistema di misurazione della profondità di campo. Non c’è il caricabatterie SuperVOOC. Il processore è uno Snapdragon 660, in questo caso abbinato a 4GB di RAM e 128GB di storage.
Identico invece il software a bordo: Android Oreo 8.1 con interfaccia ColorOS 5.2. Interessante la modalità “multifinestra” che permette di aprire delle mini-interfaccia su altre app per rispondere, per esempio, a un messaggio su WhatsApp mentre stiamo navingando: senza dove cambiare contesto.
Prezzi e disponibilità
I due nuovi OPPO arrivano anche in Italia a partire dal 16 di novembre. I prezzi come dicevamo sono un po’ superiori alla media: RX17 Pro sarà in vendita a 599 euro, nelle due colorazioni Radiant Mist ed Emerald Green. Tra le due, quella a gradiente (la prima) è più particolare e più bella da vedere: l’effetto cercato, e trovato, è quello di una sfumatura che cambia a seconda di come si impugna lo smartphone, frutto di una serie di strati di vetro sovrapposti.
Il Neo arriva sugli scaffali a 349 euro, anch’esso in due colori: Astral Blue e Mocha Red, entrambi a gradiente. Qui forse stona un po’ la cornice dorata della fotocamera posteriore.
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Come dicevamo al principio, soprattutto RX17 Pro è figlio di questo momento storico: ci sono tanti smartphone in commercio in ogni fascia di prezzo, e OPPO prova a fare la differenza con design e fotocamera. Certo stona un po’ il processore: un dettaglio che avrebbe potuto essere migliorato. Il rapporto prezzo/prestazioni sembra meno vantaggioso che sul cugino Oneplus 6T.