Nuovo notch, nuovo schermo. Lettore impronte integrato sotto il display. Tutto migliore: ma cresce il prezzo
Puntuale, ecco il nuovo OnePlus: ormai ogni 6 mesi circa l’azienda costola di Oppo ci regala un nuovo terminale, che rimpiazza il precedente e torna a fregiarsi dell’appellativo “flagship killer”. Nel frattempo la concorrenza si è fatta più spietata che mai, e molto è cambiato da quando il marchio ha fatto il proprio esordio: ma resta uno smartphone da tenere d’occhio, non foss’altro per capire se il trend generale del mercato viene confermato anche su questo 6t.
Benvenuto micro-notch
La scelta operata da OnePlus è chiara: ridurre al massimo l’ingombro del notch, della tacca nella parte alta dello schermo, al contrario di quanto fanno la maggior parte dei concorrenti. Ormai è poco più che una piccola goccia che penzola lì in alto sul display, con lo spazio indispensabile a infilarci la selfie-camera da 16 megapixel (che permette di girare video fino a 1080p).
Grazie al notch ridotto si può far crescere la diagonale dello schermo fino a 6,4 pollici: la risoluzione resta FHD+ (2340×1080), con un pannello AMOLED che non dovrebbe far rimpiangere la concorrenza. Interessante anche l’adozione del Gorilla Glass 6 per proteggere lo schermo.
Quasi invariate le dimensioni del telefono, che però è leggermente più spesso e alto del precedente (parliamo di un paio di millimetri): spazio in più sfruttato per integrare un lettore di impronte sotto lo schermo e far crescere la capacità della batteria integrata fino a 3.700mAh, un record per OnePlus e che dovrebbe garantire ottima autonomia anche grazie ad Android 9 Pie già a bordo. Da segnalare come sia stato sacrificato il jack audio per garantire più spazio alla batteria: c’è il classico adattatore da USB Type-C a jack nella scatola.
Squadra che vince non si cambia
Invariato il precessore che spinge il OnePlus 6t: è lo Snapdragon 845 di Qualcomm, processore moderno e potente, che in questo caso si abbina a 6 o 8 gigabyte di RAM e non meno di 128GB di storage. Anche quei c’è un livellamento verso l’alto per quanto attiene le specifiche tecniche, per rispondere (più o meno direttamente) alla concorrenza che ha fatto altrettanto. Non mancano neppure WiFi MiMo 2×2, Bluetooth 5.0 e un nuovo modem con velocità fino a 1Gbit.
Non cambiano neppure le fotocamere posteriore: due sensori Sony (IMX519+IMX376K) rispettivamente da 16 e 20 megapixel, con il primo stabilizzato e capaci di scattare buone foto di giorno e girare video fino a 4K di risoluzione. C’è anche una nuova modalità notte per le fotografie, che tuttavia a giudicare da quanto si legge e si vede in giro pare ancora un po’ immatura: migliorerà sicuramente col tempo. Più collaudata l’interfaccia Oxygen, arrivata alla release 9 e tra le migliori in circolazione.
Restano gli stessi anche i colori della scocca posteriore: nero lucido o nero opaco, con quest’ultimo particolarmente indicato per chi non sopporta le impronte sulla finitura. Nella scatola di vendita ci sarà anche una cover di silicone, che non guasta mai e che sta diventando un accessorio sempre più raro da trovare di serie. Da segnalare come su questo OnePlus 6t l’audio tramite altoparlante resti mono: non c’è lo stereo come sul resto dei flagship, una scelta di cui probabilmente non si sentirà troppo la mancanza.
Prezzi e disponibilità
Come sempre OnePlus punta sulla vendita a mezzo e-commerce, è questo il canale per acquistare il nuovo 6t. Le vendite partiranno dal 6 novembre alle ore 10:00.
I prezzi. 559 euro per il modello da 6/128GB, solo 30 euro un più per avere quello con 8GB di RAM: stiamo parlando della finitura lucida (mirro black), e tra i due conviene decisamente optare per quello leggermente più costoso. Chi preferisse la finitura opaca (midnight black), dovrà preparare 589 euro per 8/128GB, oppure 639 euro per 8/256GB: anche qui, conviene senz’altro optare per la variante leggermente più costosa.
Tirando le somme, senz’altro l’offerta OnePlus resta un’offerta solida anche se il prezzo continua a crescere generazione dopo generazione: offre quasi lo stesso pacchetto dei concorrenti blasonati, sempre a qualche centinaio di euro in meno. Va sottolineato comunque come ci siano delle differenze rispetto ai flagship altrui, soprattutto Android, come l’assenza in questo caso di una certificazione IP68 per acqua e polvere, o fotocamere dedicate per zoom o grandangolo. Tutto sta a decidere se il cocktail OnePlus ci soddisfa: chi pensa di sì, non dovrà fare altro che acquistarne uno.