Pechino continua a investire sulla tecnologia driverless. Entro la fine dell’anno verranno lanciati innovativi servizi di trasporto pubblico senza autista
Non solo automobili. La Cina continua a investire sulla guida autonoma e lo fa ad ampio raggio. Dopo aver lanciato un tram senza pilota, nel 2018 arriveranno anche gli autobus driverless. Previsto il lancio di un servizio di Baidu, il Google cinese, ma nel settore sono coinvolti anche attori. L’ulteriore prova, dopo l’apertura del mercato delle auto elettriche (con l’arrivo, tra gli altri, di Tesla), che Pechino vuole fare la voce grossa sull’innovazione tecnologica legata alla mobilità.
Innovazione cinese
La Cina continua a fare passi a gigante sul fronte dell’innovazione. Nel progetto di crescita di Pechino figurano tanti aspetti: dal riconoscimento facciale all’intelligenza artificiale, dai trasporti ai servizi. Senza dimenticare il settore militare. Non è certo un caso che un nuovo rapporto statunitense, realizzato dal Center for New American Security, svela l’avanzamento tecnologico della Cina nel campo dell’intelligenza artificiale applicata al settore militare. Entro cinque anni, le forze armate della Cina potrebbero eguagliare e superare quelle degli Stati Uniti per questo tipo di tecnologie. . L’obiettivo è quello di creare un’industria da 150 miliardi di dollari entro il 2030 e superare gli Stati Uniti. A guidare lo sviluppo sono tre giganti di internet: Baidu, che gestisce il motore di ricerca più utilizzato in Cina, Alibaba, il colosso dell’e-commerce fondato da Jack Ma, e TenCent, il gruppo che gestisce la piattaforma di messaggistica istantanea WeChat.
Nuovi test per la guida autonoma
Molta importanza nel progetto di innovazione cinese riveste il settore della guida autonoma. E non si parla solo di automobili. Negli scorsi giorni sono cominciati i test per quattro nuovi autobus driverless nella città di Shenzhen, nel sud del Paese. Si tratta di un importante polo industriale nel quale sono concentrate molte startup tanto da farlo ritenere uno dei principali hub tecnologici della Cina. Qui sono in fase di sperimentazione quattro autobus in grado di circolare senza autista, prodotti dal centro nazionale di ingegneria e tecnologia dei trasporti e dalla compagnia dei trasporti pubblici di Shenzhen. Sono dotati, oltre che di telecamere, antenne gps e sensori lidar, anche di un’intelligenza artificiale di ultima generazione che li rende in grado di evitare qualsiasi ostacolo e anche di effettuare fermate lungo il tragitto. Una funzionalità che li rende perfetti per un servizio di trasporto pubblico. E in effetti i tragitti test sono stati operati effettuando tre stop durante il percorso.
Dal tram agli autobus: la rivoluzione driverless
Ma oltre al pubblico è anche il privato a investire, e tanto, sulla guida autonoma. Restando agli autobus driverless,la fa da padrone Baidu. Il Google cinese ha recentemente annunciato di essere pronto a lanciare un servizio di trasporto senza pilota entro la fine del 2018. D’altronde Pechino è all’avanguardia sul tema. Il primo autobus driverless è stato testato proprio in Cina, nell’estate del 2015, quando un veicolo fabbricato da Yutong aveva percorso una trentina di chilometri nella città di Zhengzhou. E le novità non finiscono qui. Dal 2018 la città di Zhuzhou metterà su strada un nuovo prototipo di tram a batteria a guida automatica, che corre su rotaie virtuali grazie a speciali sensori. Insomma, sembra davvero che il futuro della mobilità parli cinese.