Un accordo potrebbe costringere i social di Zuckerberg ad essere modificati, in particolar modo Instagram e Facebook, per proteggere i minori
Lo avevamo già annunciato ieri: 33 procuratori generali di altrettanti Stati USA (tra cui anche California e New York) hanno fatto causa a Meta con l’accusa di danneggiare attraverso le sue piattaforme, in particolare Instagram, la salute mentale dei minori. Adesso i ricorsi salgono a 42, con altri 9 procuratori generali che hanno intentato cause individuali nei propri stati e nel Distretto di Columbia. Nelle cause avviate si contestano alcuni modi in cui Meta avrebbe, presumibilmente, violato le leggi che proteggono i giovani consumatori: “massimizzando” il tempo e l’attenzione dei bambini sulle sue piattaforme, sfruttando la progettazione di prodotti che creano dipendenza, minimizzando pubblicamente i rischi per i bambini e ignorando la ricerca, sia interna che esterna, che suggerisce che le piattaforme social possono danneggiare i giovani utenti. «La prova che l’uso eccessivo e problematico dei social media è stato collegato a problemi di sonno, problemi di attenzione e sentimenti di esclusione tra i giovani», ha commentato il procuratore generale della California Rob Bonta in una conferenza stampa. Adesso un accordo potrebbe costringere Meta ad accettare modifiche in particolar modo ai social Facebook e Instagram che attenuerebbero alcuni dei danni evidenziati dai procuratori.