L’offerta si arricchisce nella fascia medio-alta con la serie Reno8. E con tablet, cuffie e smartband il catalogo si allarga sempre più
C’è una filosofia di fondo nel modo in cui la serie Reno8 è uscita dalla matita del designer: l’idea era quella di dare un tocco da ammiraglia al modello che invece è destinato alla fascia immediatamente successiva sul mercato, quella intermedia. Il risultato è uno strano mix: c’è qualcosa del pezzo grosso di casa, il Find X5 Pro, nell’aspetto e sotto il cofano. La vera sfida però è trasformare queste intuizioni e queste ambizioni in realtà: è una scommessa quella di OPPO, una scommessa da vincere basandosi sulla tecnologia sviluppata soprattutto in chiave video e fotografia. Vedremo se questa scommessa, e se un catalogo che si fa via via più ricco, potranno garantire al marchio un’affermazione definitiva nel Vecchio Continente – che è poi l’obiettivo e l’ambizione dichiarata dai vertici.
La nuova serie Reno8
Ci eravamo lasciati con il modello numero 6, appena un anno fa, che aveva messo in chiaro le ambizioni della linea Reno: fotografia, soprattutto, fotografia a mezzo smartphone alla portata di tutti. Lo stesso accade sul Reno8 Pro: sono la fotografia e i video la stella polare di questo prodotto, e lo dimostra l’adozione dello stesso processore dedicato montato dal Find X5 Pro. Parliamo del Marisilicon X, una NPU che viene impiegata per elaborare le immagini in tempo reale: i dati che escono dal sensore vengono analizzati con algoritmi di machine learning per migliorare la resa in ogni condizione di luce e in particolare dal tramonto all’alba, o per aggiungere effetti dedicati al ritratto o alla ripresa (scontorno, sfocature ecc). Questo, unito a qualche altra chicca, è l’asso della manica che OPPO sceglie di giocare.
Ma partiamo dall’estetica: abbiamo potuto mettere le mani su un esemplare del Reno8 Pro qualche giorno prima del lancio, e davvero il suo aspetto è destinato a colpire. Il posteriore, al contrario della concorrenza, è realizzato con un vetro corazzato Gorilla Glass 5 forgiato a sbalzo per non creare alcuno spigolo attorno alle fotocamere: un design siffatto rende davvero gradevole impugnarlo mentre si scatta o si naviga, o si parla al telefono, e va detto che le misure scelte per il blocco sono tali che al contrario di quanto si potrebbe pensare il telefono non balla appoggiato sulla scrivania. Anche il raccordo con i fianchi in alluminio è praticamente privo di scalini e spigoli, lo stesso accade passando al frontale: un risultato appagante per l’occhio, e anche ergonomicamente valido. Il peso di 183 grammi con 7,3 millimetri di spessore sono altri due valori molto interessanti, considerata poi la diagonale da 6,7 pollici del display.
Naturalmente ciò che c’è sotto il cofano è altrettanto importante: e questa volta, per questa serie Reno8, OPPO ha scelto Mediatek. Sul Pro troviamo un Dimensity 8100-MAX, una versione di questo SoC sviluppata appositamente per questo smartphone che, ci dicono, è ottimizzata soprattutto per quanto attiene l’efficienza energetica: unità a un sistema di raffreddamento al grafene, a 8GB di RAM LPDDR5 e 256GB di storage su UFS 3.1, lo rendono sulla carta praticamente un flagship. Bene anche l’allestimento del Reno8, anche se naturalmente cambia qualcosa tra i due: in questo smartphone è il Dimensity 1300 il SoC scelto, corredato da una camera di vapore per il raffrescamento, e quasi identico il design che varia solo in termini della finitura scelta (satinata, come sul 6Pro dello scorso anno, in questo caso). Non c’è invece il Marisilicon X dedicato alla fotografia a bordo, che è senz’altro la marcia in più del Pro.
Fotocamera e prezzo del Reno8
Proprio il comparto fotografico è l’osservato speciale: il Pro vanta un sensore principale stabilizzato elettronicamente da 50 megapixel, lo stesso Sony IMX766 che si trova su alcuni dei migliori camera-phone in circolazione, unito a un ultrawide da 8 megapixel (IMX355) e una macro da 2 megapixel. Naturalmente il pezzo forte è il sensore principale, anche grazie a una luminosa lente f/1.8, mentre gli altri due a una prima occhiata sembrano un gradino sotto. L’azione del Marisilicon X, l’NPU sviluppata da OPPO, si vede soprattutto quando si girano i video: è qui che il processore dà il meglio per ridurre il rumore generato dall’elettronica, aumentare la gamma dinamica e migliorare la resa complessiva anche sul piano cromatico. Molto interessante anche la selfie-cam: in questo caso c’è un Sony IMX709 da 32 megapixel (lente f/2.4), un sensore con matrice RGBW che sembra in grado davvero di fare ottime cose.
Molto bene sul Reno8 Pro anche lo schermo: un pannello AMOLED da 120Hz (purtroppo non c’è la gestione dinamica della frequenza) che raggiunge sulla carta oltre 900 nits di luminosità, supporta l’HDR e francamente pare davvero ben tarato per la gestione dei colori. Ma la vera perla è la ricarica rapida: come altri OPPO, anche la serie Reno8 dispone di un caricabatterie SuperVOOC da 80W che in 10 minuti riempiono a metà la batteria da 4.500mAh e in 30 minuti completano il ciclo di ricarica. Una certa attenzione è stata posta anche al software che sovrintende la ricarica stessa: tenendo sotto controllo alcuni parametri, come ad esempio la temperatura, il risultato è allungare la vita utile dell’accumulatore nel tempo.
La finitura a specchio del Reno8 Pro si stacca da quella del precedente modello della serie, mentre il Reno8 è più simile al Reno6 con la sua finitura satinata Glow che nella versione Gold è anche cangiante (oppure si può optare per la versione Shimmer Black, semplicemente nera). Il più bello di tutti è però senz’altro il Reno8 Pro Glazed Green, praticamente color acquamarina, che non è neppure troppo scivoloso nel complesso (anche in questo caso l’alternativa è nero, Glazed Black): il prezzo annunciato da OPPO per questo smartphone è di 799 euro, ma fino al 30 settembre nel prezzo saranno compresi gli auricolari Enco X2, un Watch Free, una cover e pure la possibilità di vincere due biglietti per la Champions League (di cui OPPO è diventata sponsor ufficiale). Si ferma a 599 euro il prezzo di listino del Reno8: in questo caso la promozione al lancio comprende gli auricolari Enco Free 2, una cover e ancora l’estrazione di due biglietti per la Champions.
Un tablet e una band
Una decisione importante per OPPO: allargare il numero di prodotti e soprattutto il tipo di prodotti che OPPO stessa porta in Europa. Il debutto da noi del Pad Air, un tablet da 10 pollici che fa della leggerezza un punto cruciale, fa sì che una nuova categoria si aggiunga al catalogo: ora c’è un tablet da meno di 7mm di spessore e da 440g a giocarsi le sue chance in un mercato maturo come il nostro, e l’approccio scelto è quello di cominciare con l’intrattenimento. Va detto che, grazie all’evoluzione di ColorOS (la personalizzazione di OPPO di Android), il software a bordo permette a smartphone e tablet di casa di lavorare insieme: i file possono essere trasferiti con il drag-n-drop dall’uno all’altro, così come gli appunti sono condivisi se associate due dispositivi allo stesso account OPPO.
Il Pad Air dispone di un posteriore in metallo, con una finitura satinata bicolore, e di quattro altoparlanti per un audio stereo che supporta il protocollo Dolby Atmos. Lo schermo, che per l’esattezza ha una diagonale da 10,36 pollici, ha una risoluzione 2K: sotto di esso OPPO ha montato uno Snapdragon 680 di Qualcomm, un SoC octa-core che dovrebbe garantire prestazioni adeguate in quasi qualsiasi ambito. La batteria è da 7.100mAh, e ci sono due versioni in vendita qui da noi: quella da 4+128GB costa 349 euro, ma di nuovo c’è un’offerta lancio (disponibile solo su OPPO Store) che comprende le cuffie Enco Air 2 e una Oppo Band Style. Se di storage vi bastano 64GB potete risparmiare, visto che il prezzo scende a 299 euro: invariato il bundle di lancio.
Infine, se siete appassionati di indossabili c’è per voi un’altra novità: OPPO Band 2, che vanta un display da 1,57 pollici e che è a tutti gli effetti una bella smartband di grandi dimensioni con uno schermo luminoso e cinturino bicolore. Non manca nulla: c’è la misurazione del battito cardiaco, dell’ossigenazione del sangue, ci sono programmi di monitoraggio specifici per tante discipline sportive (ora c’è anche il tennis) e per tenere d’occhio la qualità del sonno. Secondo OPPO, con una singola carica si raggiungono tranquillamente le due settimane lontane dalla presa: con un minuto attaccato alla corrente, inoltre, il Band 2 recupera abbastanza carica per un giorno intero. Non abbiamo una data e un prezzo di lancio per questo wearable: arriveranno presto, promettono da OPPO.
Cosa ci dicono i lanci di oggi del futuro di OPPO
L’auspicio che OPPO procedesse a razionalizzare un po’ il proprio catalogo è stato soddisfatto solo in parte: di sicuro però la matrice prezzi quest’anno è più chiara, e c’è maggiore differenza tra i diversi smartphone che evitano così eccessive sovrapposizioni di specifiche (e dunque il rischio di cannibalizzarsi a vicenda). Ciò detto il Reno8 Pro si va a piazzare davvero parecchio in alto nel listino, esattamente come il suo predecessore, e addirittura il Reno8 costa 100 euro in più del precedente: andando sullo store di OPPO, e anche altrove, si trovano comunque ottime offerte che possono rendere parecchio intrigante l’acquisto di alcuni modelli in particolare.
Ciò detto, per OPPO c’è un obiettivo ambizioso da centrare: quello di rendersi rilevante in Europa tanto quanto lo è già in madrepatria, e l’aggiunta di un tablet e sempre nuovi wearable (cuffie, smartband) può giocare un ruolo. Poi c’è la sponsorizzazione della Champions League: tutti i consumatori dei Paesi partecipanti vedranno il logo OPPO in TV durante le partite di coppa, la conoscenza e la considerazione del marchio cresceranno inevitabilmente. Se a questo si unirà una politica aggressiva nei punti vendita, potrebbe scattare la tempesta perfetta: il Find X5 Pro è una ammiraglia notevole, alla pari dei marchi più blasonati, e non ci sono ancora gerarchie consolidate dopo l’uscita di scena di Huawei. Metteremo alla prova approfondita nei prossimi giorni il Reno8 Pro, così capire realmente cosa sia in grado di fare: e capiremo anche, forse, se le ambizioni di OPPO sono destinate a essere coronate dal successo.