Per Luca Colombo, country director del social network di Zuckerberg: «L’impatto economico si potrà realizzare solo con la cooperazione di società, aziende e istituzioni»
In Italia il metaverso potrebbe generare un impatto economico tra i 28 e i 52 miliardi di euro entro il 2035, mentre nell’intera Unione Europea questa cifra ammonterebbe a una somma compresa tra i 259 e i 489 miliardi di euro l’anno, pari all’1,3%-2,4% del Pil mondiale. I dati che emergono dallo studio ‘Il metaverso e l’opportunità per l’Unione Europea’, condotto da Meta con Deloitte, delineano una prospettiva ottimistica per la realtà virtuale che, sino ad oggi, non ha ancora vissuto un vero e proprio “boom”.
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Meta in controtendenza
Zuckerberg, nel metaverso, ci crede ancora e non potrebbe essere altrimenti, visto quanto ci sta investendo. Ma le cose non vanno bene per il suo Horizon Worlds. L’azienda di Menlo Park ha fissato in 500.000 utenti attivi mensili l’obiettivo nella prima metà del 2023. Attualmente il numero è inferiore a 200.000. Ma il principale problema è il “retention rate”. Deve naturalmente crescere il numero di affezionati: al momento come si anticipava solo l’11% degli utenti ritorna in Horizon Worlds il mese successivo: l’obiettivo per quest’anno è raggiungere il 20%.
Luca Colombo, country director di Meta Italia, ha dichiarato che: «Il metaverso sarà costituito da tecnologie, piattaforme e prodotti realizzati da diverse aziende che apriranno nuove opportunità creative e commerciali. L’impatto economico di queste tecnologie sarà decisamente reale e valorizzarle è di fondamentale importanza. E per fare questo è necessario l’impegno e la cooperazione di numerosi soggetti coinvolti, tra cui aziende tecnologiche, mondo istituzionale e società civile». Insomma, senza collaborazione non si va da nessuna parte nonostante le previsioni che emergono dall’indagine di Meta non siano negative.
L’impatto in Italia e nell’Ue
Dai risultati del sondaggio, infatti, emergono una serie di segnali di adozione del metaverso in Italia in fase di sviluppo che vedono una pubblica amministrazione che si sta digitalizzando attraverso il Pnrr con uno stanziamento di 6,1 miliardi di euro.
«Questo sta portando a cambiamenti che saranno decisivi per il successo del metaverso in Italia, come l’introduzione di un ambiente cloud per la Pa, il miglioramento degli standard di interoperabilità dei dati e il rafforzamento del monitoraggio e della gestione delle minacce informatiche nell’ecosistema digitale nazionale», si legge nel rapporto di Meta. E sempre secondo l’indagine, in tutta l’Unione Europea i tassi di adozione di tecnologie (10%), come la realtà aumentata e virtuale, superano addirittura quelli degli Usa (9%). In particolar modo, secondo quanto emerge dal report, le esperienze legate al metaverso in fase di realizzazione permettono di creare valore soprattutto nella vendita al dettaglio e nell’agricoltura.