L’imprenditore sudafricano torna alla carica contro il gruppo Meta
Non è la prima volta che Elon Musk prende di mira WhatsApp, una delle app di messaggistica più utilizzate al mondo e controllata da Meta, l’ex gruppo Facebook. Nel gennaio 2021 l’imprenditore sudafricano si era messo a capo di un movimento social per criticare la scelta della società di Mark Zuckerberg di aggiornare i termini e le condizioni sulla privacy di WhatApp. In quella circostanza Musk aveva consigliato ai suoi utenti di migrare su Signal, software open source disponibile sia su iOS sia su Android. Il risultato all’epoca fu un boom di download. Nelle scorse ore il Ceo di Twitter è tornato alla carica contro Meta, condividendo un post di un ingegnere Twitter in cui si vede lo screenshot con tutte le volte in cui WhatsApp avrebbe avuto accesso al microfono dell’utente a sua insaputa. «Non ci si può fidare di WhatsApp», ha commentato Musk.
WhatsApp cannot be trusted https://t.co/3gdNxZOLLy
— Elon Musk (@elonmusk) May 9, 2023
In risposta a uno dei suoi follower Elon Musk ha poi sottolineato che sono proprio i fondatori di WhatsApp ad aver dato vita al progetto Signal. Tra loro c’è Brian Acton. «Hanno lasciato Meta disgustati, lanciando la campagna #delegatefacebook». Ha poi aggiunto: «Quello che hanno imparato su Facebook e sulle modifiche a WhatsApp li ha ovviamente turbati molto». Poche ore prima di questo post lo stesso Ceo di Twitter ha ricondiviso un articolo in cui di fatto si accusa Mark Zuckerberg di aver “comprato” le elezioni del 2020 negli Stati Uniti. Ricordiamo che lo slogan delle elezioni rubate è stato alla base dei disordini di Capitol Hill il 6 gennaio 2021, che hanno portato al ban di Donald Trump da tutti i social.
Yeah.
Or that WhatsApp founders left Meta/Facebook in disgust, started #deletefacebook campaign & made major contributions to building Signal.
What they learned about Facebook & changes to WhatsApp obviously disturbed them greatly.
— Elon Musk (@elonmusk) May 9, 2023
Elon Musk si limita a dire che secondo lui si tratta di un articolo interessante, rimettendo giudizi e correzioni a Community Notes, strumento con cui Twitter cercherebbe di fornire un’informazione trasparente e votata alla libertà di parola. La tesi dell’articolo è che Zuckerberg avrebbe finanziato con milioni di dollari campagne di organizzazioni non profit schierate a favore di Joe Biden, lo sfidante del presidente uscente Donald Trump.
Interesting article. Perhaps @CommunityNotes can add further context & corrections.https://t.co/nor7Ksk70H
— Elon Musk (@elonmusk) May 9, 2023