A Montecitorio passa la fiducia con 276 sì, 194 no e un astenuto Mistero per 28 deputati dei 5 Stelle che non hanno partecipato al voto
Il voto della Camera sulla proroga dello stato di emergenza, mal tollerata dalle opposizioni, tanto da arrivare a parlare di dittatura, potrebbe mettere in evidenza crescenti malumori interni alla maggioranza e in particolare al Movimento 5 Stelle, riguardo la linea tracciata da Giuseppe Conte in questa fase successiva al lock down. Ben ventotto parlamentari grillini non hanno infatti preso parte al voto di fiducia e bisognerà ora capire se sono assenti giustificati (esempio, in missione o impegnati in attività elettorali, in vista del voto delle regionali e del referendum, altro tema molto caro ai pentastellati) oppure se hanno lanciato un chiaro segnale al presidente del Consiglio.
Stato di emergenza, cos’è successo in Aula
Comunque, nonostante le defezioni significative e tutte interne al Movimento 5 Stelle, la Camera ha detto sì alla fiducia per il decreto di proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre prossimo. La maggioranza richiesta era di 136 voti, ma i voti favorevoli alla misura sono stati 276, quindi ben al di sopra di qualsiasi campanello di emergenza, mentre i no 194.
Che cos’è la proroga dello stato di emergenza
Il provvedimento proroga dal 31 luglio al 15 ottobre 2020, le disposizioni del decreto legge n.19 e decreto legge n. 33 del 2020 che consentono di adottare specifiche misure di contenimento dell’epidemia. Di seguito una sintesi dei contenuti del decreto.
- Proroga termini reclutamento e permanenza in servizio personale sanitario – Il decreto interviene per la proroga dei termini di talune specifiche misure, tra le quali quelle per il reclutamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per la permanenza in servizio del personale sanitario, per l’assunzione degli specializzandi, per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo e per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario;
- Proroga termini potenziamento reti assistenza territoriale, aree sanitarie temporanee, unità speciali di continuità assistenziale – Tra le proroghe dei termini per specifiche misure, il decreto contiene anche quelle per il potenziamento delle reti di assistenza territoriale; per la disciplina delle aree sanitarie temporanee; per l’avvio di specifiche funzioni assistenziali per l’emergenza COVID-19 e per le unità speciali di continuità assistenziale.
- Disposizioni straordinarie – Il provvedimento contiene disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale e finalizzate a facilitare l’acquisizione di dispositivi di protezione e medicali; in materia di distribuzione dei farmaci agli assistiti e di sperimentazione dei medicinali per l’emergenza epidemiologica; misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività; sul trattamento dei dati personali nel contesto emergenziale; per il potenziamento dell’assistenza ai connazionali all’estero in situazione di difficoltà; semplificazioni in materia di organi collegiali; misure urgenti per la continuità dell’attività formativa delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica; per la disciplina relativa al Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19; in tema di lavoro agile; per l’edilizia scolastica. Restano in vigore fino all’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art. 2, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, e comunque non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, le disposizioni di cui al DPCM del 14 luglio 2020.