Il più alto rischio contagio si registra in Valle d’Aosta (1.53), seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32)
In queste ore Milano e la Lombardia attendono di sapere cosa ne sarà del loro immediato futuro, ovvero se dovranno subire nuove chiusure chirurgiche o se si va verso un coprifuoco stile parigino. Un indizio potrebbe però arrivare dalle parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma, che ha parlato di stop mirati per le Regioni con Rt sopra l’1.
Cosa ha detto Ricciardi
Secondo il professore, “Data la situazione molto grave di circolazione del virus”, sono già state indicate “chiusure mirate nelle Regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive”. Per la precisione “le chiusure” potrebbero avvenire “nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1”.
Non si tratterà di lockdown generalizzati ma “dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento”.
18 Regioni con Rt sopra l’1
“Il virus oggi circola in tutto il Paese” e a livello nazionale l’indice di contagiosità Rt è di 1,17, calcolato sui casi sintomatici. Lo rileva il monitoraggio di ministero della Salute e Iss relativo al periodo fra il 5 e l’11 ottobre. Nella settimana considerata è stato osservato un forte incremento dei casi, che dal 28 settembre all’11 ottobre ha portato l’incidenza cumulativa a 75 per 100.000 abitanti, contro i 44,37 per 100.00 del periodo compreso fra il 21 settembre e il 4 ottobre.
Le chiusure indicate da Ricciardi, se saranno accettate dall’esecutivo, potrebbero riguardare ben 18 Regioni su 20, dove cioè il valore dell’indice di trasmissibilità Rt è sopra l’1. Il più alto si registra in Valle d’Aosta (1.53), seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute.