Ecco tutte le novità del Dpcm Natale in vigore già da oggi. Conte: “Sarà un Natale diverso, ma non meno autentico”
È una Italia blindata quella disegnata dal Dpcm Natale varato ieri e in vigore già da oggi. “Se affrontassimo il Natale con le misure delle aree gialle ha spiegato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, presentando le restrizioni in conferenza stampa – ci sarebbero nuove ondate, per questo servono nuove restrizioni per scongiurare la terza ondata di gennaio”. “Stiamo evitando – ha aggiunto – il lockdown generalizzato di marzo che sarebbe stato molto penalizzante sia in termini economici che sociali. I risultati ci confortano ma non possiamo abbassare la guardia”.
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Tutte le restrizioni nel periodo natalizio
Ecco quindi le restrizioni introdotte dall’ultimo intervento legislativo del governo per il periodo delle festività.
- Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese tutte le crociere in partenza, in scalo o in arrivo nei porti italiani.
- Dal 7 gennaio ricomincia la didattica in presenza nelle scuole. In ogni scuola rientrerà almeno il 75%.
- Bar e ristoranti resteranno aperti a pranzo nell’area gialla (e quindi, in teoria, in tutta Italia, che presto dovrebbe diventare di un solo colore), ma con regole ben precise: non più di 4 persone per tavolo se non sono conviventi e dopo le 18 è vietato consumare cibi e bevande nei locali per strada. Nelle aree arancioni e rosse bar e ristoranti resteranno aperti dalle 5 alle 22 solo per l’asporto. La consegna a domicilio è sempre garantita.
- Cenoni, pranzi, veglioni e festeggiamenti. Nessuna imposizione, solo la “forte raccomandazione”, ha detto Conte “di non ricevere a casa persone non conviventi. È una raccomandazione – ha spiegato il premier – per tutelare i propri cari: genitori e nonni”.
- Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia ma la vigilia di Capodanno non sarà possibile organizzare veglioni e cene.
- Dal 4 dicembre al 6 gennaio i negozi resteranno aperti sino alle 21. Dal 4 dicembre al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali, saranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai.
Le restrizioni sui movimenti
Queste invece le restrizioni circa gli spostamenti:
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), a eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
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- il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);
- sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
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- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.
Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.