Il nuovo dpcm contiene misure e date della nuova normalità dopo il lockdown
Manca una settimana all’inizio della Fase 2 e il Governo Conte ha annunciato le novità in un nuovo dpcm che disciplina le uscite e organizza le attività che potranno riaprire. La Fase 1 dell’emergenza coronavirus è durata più di due mesi, da quando – era il 21 febbraio – venne battuta la notizia del primo contagio a Codogno. Molti presidi sanitari rispettati da milioni di italiani in questo lungo periodo continueranno a essere obbligatori: mascherine e autocertificazioni faranno parte della nuova normalità post lockdown. Dal 4 maggio ci si potrà spostare con maggior libertà, per andare a trovare parenti e famigliari, ma senza organizzare eventi domestici per rimpatriate con amici. Saranno consentiti i funerali, ma con massimo 15 persone.
Fase 2: resta l’autocertificazione
La Fase 2 mantiene l’obbligo di spostarsi per comprovate esigenze. Si dà la possibilità aggiuntiva di recarsi da famigliari e parenti che non si vedono da lungo tempo, ma sempre rispettando il distanziamento e indossando le mascherine. Tutto questo però andrà specificato nella nuova autocertificazione che continuerà a far parte della quotidianità degli italiani. Nel governo sembra ci sia stato un lungo dibattito sul mantenere o abbandonare la compilazione di questi moduli: alla fine ha prevalso una linea di prudenza. Il documento sarà diverso rispetto all’attuale.
Obbligo di mascherina: in quali casi
La Regione Lombardia era stata la prima a rendere obbligatoria la mascherina all’aperto e nei luoghi chiusi. La Fase 2 stabilita nel nuovo dpcm di Palazzo Chigi parla di mascherina obbligatoria soltanto sui mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso. Il tema non riguarda soltanto il passeggiare o l’andare a far la spesa, ma anche il mondo del lavoro. Durante la conferenza stampa il Presidente del Consiglio Conte ha spiegato che il commissario straordinario Arcuri è già al lavoro per calmierare il prezzo delle mascherine (0,50 euro per quelle chirurgiche). Tuttavia pochi giorni fa Confindustria ha sottolineato che non sarà per nulla facile garantire questi prodotti a tutti i dipendenti e lavoratori.
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Chi riapre il 4 maggio
Il nuovo dpcm tratta anche il tema delle riaperture, concentrandosi su alcune attività che inaugureranno la Fase 2 dal 4 maggio. Potranno ripartire i cantieri edilizi, il commercio all’ingrosso e le imprese del settore manifatturiero. Nei piani del Governo si vuole fare il possibile per evitare gli assembramenti e prendere le misure con un graduale rientro di milioni di lavoratori. Tutte le aziende dovranno comunque adeguarsi al Protocollo di sicurezza per far sì che i luoghi di lavoro sia conformi.
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© Regione Lombardia
Sport e attività all’aperto
Sì al jogging lontano da casa, purché da soli o al massimo in due (e sempre a distanza). La Fase 2 riparte anche dallo sport all’aria aperta dopo settimane in cui le persone sono state costrette a fare girotondo attorno a casa per tenersi in forma. Riprenderanno anche gli allenamenti di professionisti e non, a partire dagli sport individuali che saranno individuati dal Coni, mentre gli sport di squadra come il calcio dovranno attendere la seconda metà di maggio. Tutte le attività sportive dovranno comunque svolgersi a porte chiuse.
Trasporti: il nodo dell’ora di punta
La Fase 2 dovrà confrontarsi con il tema dei trasporti e dei mezzi pubblici, dai treni fino alle metropolitane. Ingressi contingentati, possibilità di salire a bordo soltanto per occupare i posti a sedere o punti “in piedi” a debita distanza. Nell’ultima settimana diversi amministratori – qui l’intervista a Radio Popolare dell’assessore alla Mobilità, Marco Granelli – hanno aperto a piani di ciclabili d’emergenza per alleggerire il traffico sui mezzi e limitare l’invasione delle automobili.
Negozi: se ne riparla il 18 maggio
Il 4 maggio non sarà un liberi tutti e, proprio per scongiurarlo, il nuovo dpcm non parla di riapertura dei negozi. I ristoranti e i bar che finora hanno fatto consegne a domicilio potranno prevedere l’asporto (con un ingresso alla volta), ma è ancora presto per sedersi ai tavoli. Il Presidente del Consiglio ha parlato del 18 maggio come possibile date per riaprire musei, mostre e biblioteche. Il primo giugno è la data per riaprire bar e ristorazioni, parrucchieri, barbieri e centri estetici.