Il commissario all’emergenza in giornata aveva parlato di “mascherine di Stato” a prezzo fisso per affrontare la Fase 2
Confindustria resta molto scettica circa la possibilità, ventilata oggi dal commissario straordinario Domenico Arcuri, di produrre un numero sufficiente di mascherine di Stato, dal prezzo fisso (per lo meno nel massimo), dato che si prevede di renderle obbligatorie per tutti i mesi che durerà la Fase 2.
Cosa ha detto Confindustria sulle mascherine di Stato
“Non credo che a oggi la produzione sia in grado di soddisfare la richiesta anche per la popolazione in generale, visto il numero di cui giornalmente avremo bisogno” nella Fase 2. Claudio Galbiati, numero uno di Confindustria Assosistema Safety, commenta così – ai microfoni del Giornale Radio Rai – la disponibilità di mascherine prodotte in Italia in vista della cruciale Fase 2. Tale fase le vedrà obbligatorie quasi certamente per prendere i mezzi pubblici ma anche al lavoro, se non si rispettano le misure di distanziamento sociale e nei negozi. “Molte aziende si stanno attivando per fornire la filiera produttiva più che le farmacie, quindi il grande pubblico. Mi aspetto che le aziende abbiano a disposizione dispositivi di protezione per far lavorare i propri lavoratori”, sulle farmacie “la certezza non l’abbiamo”.
Cosa ha detto Arcuri
Di tutt’altro avviso, invece, questa mattina, il commissario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: “Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la Fase 2”. Arcuri aveva sottolineato inoltre che al momento sono state distribuite 138 milioni di mascherine e che le Regioni hanno 47 milioni di mascherine nei magazzini.
Leggi anche: Coronavirus, il Governo studia mascherine di Stato a prezzo fisso
Sempre nella conferenza stampa odierna, il Commissario aveva poi annunciato la conclusione di un accordo con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800mila mascherine al giorno. Macchine che lo Stato acquisterà. “Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine al giorno”. “Nelle prossime ore – aveva aggiunto Arcuri – fisseremo il prezzo massimo al quale le mascherine potranno essere vendute. Lo faremo sia con riferimento al prezzo, sia con riferimento al prezzo che con aliquota fiscale connessa è allo stesso. Ne distribuiamo un numero sufficiente per le regioni affinché ne mettano da parte una quota. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni”.