I medici continuano a chiedere il lockdown nazionale e non più “ad area”: «Il sistema sanitario non tiene, in un mese rischiamo altri diecimila morti»
Quest’oggi si riunirà la cabina di regia per l’emergenza Covid, in origine prevista nella giornata di ieri ma poi rinviata su richiesta di alcune Regioni. Richiesta subito accolta dall’esecutivo nuovamente in aperto contrasto con i presidenti delle Regioni. «Se verifico che c’è un rischio, io non ho paura di firmare», ha già avvertito il ministro alla Salute, Roberto Speranza, notevolmente spazientito dopo le accuse di aver “castigato” con la zona arancione e rossa solo le Regioni guidate dai partiti dell’opposizione.
Quali sono le Regioni a rischio retrocessione?
Le anticipazioni sul rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità sembrano preludere a cambiamenti “in peius” nella mappa tricolore. Sarebbero sei le Regioni in bilico: Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria e Campania. L’Alto Adige intanto ha deciso di giocare d’anticipo autoproclamandosi zona rossa.
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Campania, Veneto e Toscana rischiano di cambiare status al termine di un fine settimana che, come documentato dai media locali, in alcune città ha visto le strade dello shopping e della movida prese d’assalto, con molti senza mascherine. Un migliaio le persone multate in tutta Italia, anche locali aperti in violazione delle norme. Nuovi focolai nelle Rsa. In Toscana positivo un anziano su dieci.
Liguria supera 1.400 ospedalizzati “per la prima volta”
Che la situazione sia particolarmente grave iniziano ad ammetterlo anche i presidenti di Regione più restii alle chiusure. «Abbiamo 1.415 ricoverati a causa del covid in Liguria, tantissimi, più del picco della primavera scorsa, sono per fortuna 81 le terapie intensive solamente, meno della metà della primavera scorsa». Lo ha sottolineato nella serata di ieri, via Facebook, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
Medici: «Lockdown totale, in tutto il Paese»
Intanto, i medici di base continuano a invocare la misura più drastica del lockdown nazionale. L’ultima richiesta è arrivata a ieri, a fronte dei dati più recenti sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive, è il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, dalla pagina Fb della stessa Federazione. «Il sistema sanitario non tiene, in un mese rischiamo altri diecimila morti».