Diversi focolai in Europa. La situazione preoccupa anche l’Italia perché ormai si è nel pieno della stagione turistica
Guai a darlo per morto. Gli esperti continuano a ripeterlo e, sebbene in Italia si assista a surreali dibattiti sulla possibilità che oggi il Covid sia via via divenuto meno aggressivo e pericoloso, basta guardare altrove per comprendere che non è affatto cambiato. Sono diversi gli Stati ancora nel pieno della morsa del Coronavirus. E se negli USA, è noto, la situazione è fuori controllo da aprile (negli ospedali della Florida le condizioni in cui versano le terapie intensive sono disperate), in Europa torna la paura in diversi Paesi, tutto questo nel pieno della stagione turistica e con l’Italia che ha aperto le frontiere.
© Ministero della Salute
Austria: torna l’obbligo di mascherina
L’Austria pensava di avere archiviato l’allarme sanitario e aveva già ritirato l’imposizione della mascherina. Imposizione che tornerà però presto in vigore. Continuano infatti a salire i casi di Covid-19 in Austria. Nelle ultime 24 ore si sono aggiunti 92 nuovi contagi, smentendo la flessione di ieri (+56). L’Alta Austria ieri ha reintrodotto così l’obbligo di mascherina in negozi, uffici pubblici e ristoranti. Da oggi la mascherina torna obbligatoria anche in Carinzia nei centri turistici dalle 21 alle 2 di notte. Secondo l’assessore Sebastian Schuschnig gli appelli al senso civico non sono stati accolti. “Velden non deve diventare un Ischgl estivo”, ha detto in riferimento al focolaio nel centro sciistico tirolese.
Nuova stretta anche in Catalogna
Pure in Spagna le autorità catalane a partire da oggi hanno decretato nuovamente l’obbligo di indossare le mascherine anticontagio indipendentemente dalla capacità delle persone di mantenere una distanza di sicurezza, diventando la prima regione della Spagna a farlo, ha dichiarato il leader regionale catalano Quim Torra. Torra ha dichiarato che la misura entrerà in vigore domani, giovedì 9 luglio. Indossare maschere all’interno e all’esterno è obbligatorio in Spagna se le persone non possono garantire una distanza di 1,5 metri l’una dall’altra fino a quando non verrà trovata una cura o un vaccino per il Coronavirus.
In Israele oltre 1.500 contagi in 24 ore
Galoppa la diffusione del Covid anche in Israele. Nelle ultime 24 ore si sono avuti 1.528 contagi e di conseguenza il numero dei casi positivi rilevati dall’inizio della pandemia è salito a 32.714. Lo ha riferito il ministero della Sanità. Il numero dei malati è adesso 14.104: erano 5.460 due settimane fa. I decessi sono saliti a 343, cinque in più rispetto alle 24 ore precedenti. Nel Paese finora sono guarite 18.267 persone. Oggi intanto il ministro della Difesa (e premier alternato) Benny Gantz ha annunciato di essere entrato volontariamente in quarantena avendo incontrato domenica una persona risultata poi positiva. In un comunicato Gantz ha aggiunto di essere in buone condizioni fisiche ed in attesa dell’esito di un test. Da oggi, nel tentativo di circoscrivere un preoccupante focolaio di contagio, l’insediamento ortodosso di Betar Illit (in Cisgiordania, 60 mila abitanti) è stato proclamato ‘zona rossa’. Altri focolai di entità minore sono pure segnalati nella cittadina ortodossa di Bney Braq (Tel Aviv), nonchè a Gerusalemme, Tel Aviv, Ashdod e Petach Tikwa.
In Russia oltre 700mila contagiati
Non è positiva la situazione nemmeno in Russia dove il numero totale dei casi di Coronavirus registrati ha superato oggi le 700mila unità, dopo le 6.562 nuove infezioni rilevate nelle ultime 24 ore. Le 173 persone decedute nella notte a causa del virus ha invece portato il bilancio delle vittime ufficiale a 10.667. Le infezioni totali ammontano a 700.792.
Jair Bolsonaro
Fuori controllo la situazione in Brasile
Totalmente fuori controllo la situazione in Brasile, dove anche il presidente Jair Bolsonaro è risultato positivo. Il Paese Sudamericano ha raggiunto nella giornata di martedì 1.668.589 casi confermati di coronavirus: lo rendono noto il Consiglio nazionale dei segretari sanitari (Conass) e il ministero della Sanità brasiliano. In base ai nuovi dati, nelle 24 ore ci sono stati ulteriori 45.305 contagi e 1.254 decessi. Il totale delle vittime dall’inizio della pandemia è così salito a 66.741. Il tasso di letalità (ovvero la percentuale di decessi rispetto al numero di malati) è pari al 4% e quello di mortalità di 31,8 persone ogni 100 mila abitanti.
Florida esaurisce posti in terapia intensiva
Anche negli USA la situazione non va migliorando, come avevamo già approfondito qui. Sono ormai a un passo dal collasso gli ospedali in Florida, come scrive il Washington Post. Il numero dei casi di Coronavirus negli Stati Uniti è ormai a un passo dai tre milioni. Il quotidiano segnala inoltre la situazione critica in Arizona, sull’orlo dell’esaurimento dei posti in terapia intensiva nelle sue strutture, e in Texas, un altro Stato particolarmente colpito, dove soltanto ieri si sono registrati oltre 10mila nuovi casi di Covid-19.