Nulla cambia almeno fino al lunedì di Pasquetta
Come preannunciato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, la stretta del Governo è stata prorogata fino al 13 aprile, il lunedì di Pasquetta. In una conferenza stampa il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato che l’emergenza coronavirus non consente ancora un allentamento delle misure. Ecco perché l’isolamento che da settimane interessa tutto il Paese continuerà almeno fino al 13 aprile. Sul periodo che ci attende il premier non ha voluto dare ulteriori date, spiegando che comunque il 14 del mese non vedrà sostanziali cambiamenti per la vita dei cittadini.
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La stretta: siamo ancora nella Fase 1
A più di un mese dallo scoppio dell’epidemia – poi diventata pandemia – il presidente del Consiglio ha spiegato che l’Italia si trova ancora nella Fase 1 dell’emergenza. Durante la conferenza stampa non ha dato riferimenti temporali, ma soltanto accennato a due successive Fase 2 e Fase 3. Oltre 13mila morti per Covid 19 «sono una ferita che mai potremo sanare», ha dichiarato Conte da Palazzo Chigi. L’ultimo dpcm che era stato approvato dal Consiglio dei ministri aveva previsto una stretta per isolare la popolazione e contrastare il contagio. Tutto questo viene prorogato fino a Pasquetta. Tra le misure ricordiamo alcune delle più importanti ancora in vigore:
- Ci si può muovere dal proprio domicilio soltanto per i seguenti motivi: comprovate esigenze lavorative, esigenze di assoluta urgenza motivi di salute. Multe da 400 fino ai 3mila euro per i trasgressori: in base al decreto, si esce di casa soltanto per comprovati motivi. Non è prevista alcuna confisca dell’automobile.
- I negozi che non rispettano la chiusura delle attività non necessarie rischiano una chiusura provvisoria fino a 30 giorni.
- Il Governo si impegna a riferire alle Camere ogni 15 giorni, per aggiornare i parlamentari sulla situazione e sulle misure prese per contrastare il coronavirus.
- Regioni: i Governatori possono adottare misure ancor più restrittive se lo riterranno necessario.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
Fase 2 e Fase 3
Sono due termini che il Presidente del Consiglio ha utilizzato nel corso della conferenza stampa. La Fase 2 vedrà l’allentamento, sarà quella in cui il Governo attiverà misure per un rientro graduale alla normalità, con la riapertura di alcune attività e maggiori possibilità di circolazione nelle città. La fase che forse tutti attendono è invece l’ultima, la Fase 3, quella dell’«assoluta normalità» e dell’«uscita dall’emergenza». Il rilancio dell’economia che il Paese attende più che mai.