Firmato il dpcm che proroga la quarantena fino al 13 aprile. “Mi spiace che la proroga investa la Pasqua – ha ammesso il premier – ma anche nei giorni di festività saremo sottoposti al regime restrittivo”
Ennesima conferenza stampa serale per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella giornata in cui il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo in Senato, ha ufficializzato la proroga delle misure emergenziali anti contagio fino al prossimo 13 aprile.
In diretta da Palazzo Chigi
Pubblicato da Giuseppe Conte su Mercoledì 1 aprile 2020
Conte: “Firmato il dpcm con la proroga al 13 aprile”
“Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell’emergenza. Non siamo nella condizione di alleggerire le restrizioni. Il comitato scientifico però rassicura che i provvedimenti stanno funzionando”, ha detto il premier. Quindi ha annunciato il motivo della nuova comunicazione alla nazione: “Ho appena firmato il nuovo dpcm che proroga le misure fino al 13 aprile”. “Mi spiace – ha aggiunto il presidente del Consiglio – che la proroga investa la Pasqua, ma anche nei giorni di festività saremo sottoposti al regime restrittivo”.
“Vi chiediamo un ulteriore sacrificio perché se smettessimo di rispettare le regole, tutti gli sforzi fin qui sarebbero vani e pagheremmo un prezzo altissimo in termini di costo economico e sociale oltre a dovere essere costretti a rifare tutto daccapo”
Giuseppe Conte
© Palazzo Chigi
L’appello a rispettare le regole
Quindi Conte ha ammonito chi ancora non rispetta la quarantena: “C’è una sparuta minoranza che non rispetta le regole: a loro ricordo l’inasprimento delle sanzioni: l’irresponsabilità di alcuni non può danneggiare tutti. E dobbiamo anche rispetto a chi è impegnato in prima linea, come i medici, ai lavoratori che quotidianamente vanno al lavoro mandando avanti il Paese”.
Un piano in tre fasi
Quanto alla fine delle restrizioni, il premier ha ammesso: “Non posso dire ancora che dal 14 aprile si lavorerà per un allentamento. Dovranno dircelo i dati. Appena lo diranno si entrerà nella fase due: convivenza col virus. La fase tre sarà l’uscita dall’emergenza e il ritorno alla normalità. La ricostruzione della vita sociale ed economica”.
Conte: “MES solo con regole diverse”
Rispondendo a un cronista del Messaggero, Conte ha poi affrontato il tema economico aprendo all’uso del MES, il fondo salva Stati “a patto che sia con regole diverse, non con quelle attuali”, ma ribadendo comunque che dovrà essere solo uno dei tanti strumenti con cui l’Unione europea dovrà sostenere i Paesi in prima linea in quella che lo stesso presidente del Consiglio ha chiamato Fase 3, ovvero la ricostruzione dell’economia e della nazione.