Prorogate di un altro mese le restrizioni decise il 7 agosto scorso. Le misure avranno valore fino al 7 ottobre
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firma il nuovo Dpcm ma le novità per gli italiani sono minime. Non è infatti ancora il Dpcm dell’allentamento delle misure di sicurezza anti contagio. E non poteva essere altrimenti: non solo oggi hanno riaperto le prime scuole e stiamo, in più, entrando nell’autunno, quando la temuta infezione da Coronavirus potrebbe toccare un nuovo picco (la cosiddetta “seconda ondata”) ma la curva dei contagi ha ripreso a salire (facendo comunque la tara col numero record di tamponi eseguiti fino a venerdì).
SCARICA IL DPCM 7 SETTEMBRE
Quel che è peggio, e che impone di restare vigili, è che diversi Stati europei, nostri vicini di casa, stanno presentando una situazione in costante e crescente peggioramento. E allora per un altro mese, fino al prossimo 7 ottobre, si prorogano le misure decise il 7 agosto scorso. Eccole.
Conte firma il nuovo Dpcm
Tra le novità, il testo annovera l’autocertificazione per l’ingresso in Italia da chi proviene da Paesi finora ‘off limits’ per attestare che si risiederà presso una persona, “anche non convivente”, con la quale “vi sia una stabile relazione affettiva”. L’autocertificazione servirà anche per la comunicazione alla Asl e sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni. Gli Stati per cui era vietato l’ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia, Colombia. Per tutti gli altri Stati valgono le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena.
© Viminale
Restano inoltre in vigore le norme sulla mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e all’aperto dove non si può mantenere il distanziamento, sul divieto di assembramento e il limite di capienza all’80 per cento per i trasporti pubblici. Inoltre è allo studio un piano per ridurre l’uso del contante, possibile veicolo di contagio. Resteranno ancora chiusi discoteche e stadi, con il Campionato di Serie A costretto a ripartire senza tifo, nonostante i mugugni dei Club.
Sulla questione discoteche, che aveva creato non pochi dissapori tra Stato e Regioni nel mese di agosto, è tornato oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Il Governo nazionale non ha mai riaperto le discoteche, lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà ma noi siamo intervenuti per richiuderle. E il Dpcm proroga tutte queste misure che erano già in vigore: sono e restano chiusi quindi sia le discoteche che gli stadi”. Conte firma il nuovo Dpcm che avrà validità fino al 7 ottobre prossimo in quanto, è stato spiegato, tali misure non potrebbero coprire un periodo temporale maggiormente ampio.
I numeri del contagio in Italia
I test molecolari nelle ultime 24 ore sono stati poco più di 52 mila, portando a individuare 1.108 nuovi positivi (il giorno precedente erano stati 1.297), ma le vittime sono 12, quattro in più. In flebile aumento i pazienti in terapia intensiva, +9 per un totale di 142 in tutta Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Aumentano anche i ricoverati con sintomi in reparti ordinari, che sono ora 1.719 (+36), le persone in isolamento domiciliare invece ammontano a 31.132 (+870).
Leggi anche: Mascherine, trasporti, cosa cambia da oggi col nuovo Dpcm
L’unica regione senza nuovi positivi è la Valle d’Aosta, al pari della provincia autonoma di Bolzano, mentre l’aumento maggiore di casi si registra in Campania con 218. Al secondo posto il Lazio con 159, poi l’Emilia Romagna 132 e la Lombardia con 109. In totale i casi di Covid-19 in Italia sono ora 278.784, le vittime 35.553. Gli attualmente positivi aumentano di 915 fino a quota 32.993, i dimessi e i guariti di 223 e sono adesso 210.238.