Ricostruiamo quanto successo negli ultimi mesi all’ex startup, acquisita da General Motors per 1 miliardo di dollari
Vi avevamo già anticipato nei giorni scorsi che l’ex startup Cruise, specializzata nella tecnologia delle auto a guida autonoma, avrebbe potuto dare il via ai licenziamenti. La conferma è arrivata nelle scorse ore. Su TechCrunch si legge che l’azienda, acquisita da General Motors per 1 miliardo di dollari nel 2016, ha deciso di tagliare il personale a seguito della crisi che sta attraversando. Su StartupItalia abbiamo seguito la vicenda dall’inizio: alcune settimana fa la città di San Francisco ha ritirato la licenza a Cruise, bloccando così il servizio in città perché l’azienda non avrebbe collaborato con le autorità a seguito di un incidente in cui è rimasta coinvolta una donna, investita da un mezzo autonomo. In seguito Cruise ha poi ritirato tutti i mezzi da ogni città USA e General Motors ha infine comunicato lo stop alla produzione dei van autonomi previsti nella flotta della società.
Cruise darà il via ai licenziamenti nelle prossime settimane, ma non è ancora chiaro quante saranno le persone coinvolte. L’azienda dà lavoro a circa 4mila persone. Il 2023 è stato segnato, soprattutto il primo semestre, da massicce campagne di layoff: Zuckerberg, Ceo di Meta, ha parlato di anno dell’efficienza. Come vi abbiamo però spiegato, il fenomeno sembra in buona parte rientrato con le Big Tech che hanno riorganizzato i propri organici dopo le assunzioni avviate nel corso della pandemia. I licenziamenti in Cruise sono dunque causa di una situazione interna particolarmente critica e non di un trend generale.