In passato ha aperto a Washington un bar che accettava pagamenti in Bitcoin. Al momento guida The Boring Company
Dopo aver acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari nell’autunno 2022, Elon Musk ha iniziato a svolgere il lavoro di Ceo della società, mettendo in atto una rivoluzione sul prodotto e un piano di licenziamenti di massa. L’imprenditore poi l’ha messa ai voti: ha chiesto ai propri follower se avrebbe dovuto o meno dimettersi da amministratore delegato. E la maggioranza ha detto di sì in un bizzarro sondaggio su Twitter. Da allora, su questo fronte, nulla è cambiato anche se di recente Musk ha spiegato che entro fine anno potrebbe fare il nome del suo successore. Il sito Platformer del ben informato giornalista Casey Newton ha spiegato che nell’ultima tornata di licenziamenti c’è un indizio sul profilo del prossimo Ceo di Twitter. Potrebbe essere Steve Davis, 43 anni, attuale Ceo di The Boring Company – una delle tante società dell’uomo più ricco del mondo – e da mesi impegnato nel team che sta accompagnando la transizione dentro Twitter. Musk gli aveva chiesto di tagliare i costi per mezzo milione di dollari. Lui ha sfiorato il miliardo. Nei giorni scorsi Davis ha avuto colloqui con diversi dipendenti: a ciascuno di loro avrebbe chiesto informazioni su colleghi e talenti.
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Prima di guidare una delle società che punta a rivoluzionare il mondo della mobilità urbana (nella fattispecie realizzando tubi sotterranei, ma anche lanciafiamme), Steve Davis ha gestito un locale dove vendeva frozen yogurt e un bar a Washington dove erano accettati anche pagamenti in Bitcoin. Forse è stato proprio il suo background fuori dagli schemi ad aver convinto Musk ad affidargli una delle sue aziende. Davis in passato ha lavorato anche come ingegnere anche in SpaceX, altro gioiello dell’imprenditore sudafricano. The Information lo ha definito il leader della cosiddetta hardcore culture, quella abnegazione sul lavoro che il Ceo di Twitter ad interim ha imposto a tutti i dipendenti per salvare la società.
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Una dimostrazione estrema di questa adesione al modello aziendalista Steve Davis l’ha data alla fine del 2022, poche settimane dopo l’acquisizione di Twitter. Il quartiere generale di San Francisco è diventato per persone come lui un vero e proprio albergo, dove lavorare e dormire, perfino insieme alla famiglia. Qui infatti ha portato la moglie e il figlio appena nato, per alloggiare e trascorrere le notti. I ritmi di lavoro dentro Twitter sembrano essere cambiati e lo stesso Elon Musk ha dichiarato di lavorare più di 120 ore a settimana.