Il nostro viaggio tra le realtà dedicate agli amici pelosi arriva alla quarta tappa. Il momento della toelettatura è imprescindibile per un buon mantenimento igienico. E non si bada a spese
La quarta tappa del nostro viaggio alla scoperta delle startup che si occupano degli amici pelosi è dedicata all’igiene e alla toelettatura. Se alcuni animali sono ben predisposti a immergersi in acqua e sapone, altri un po’ meno. Ma che piaccia o no, il momento della toelette è indispensabile per il benessere dei nostri amici.
Stando agli ultimi dati diffusi, nel 2020, le attività di toelettatura registrate negli albi delle Camere di Commercio hanno raggiunto quota 3.056, impiegando 4.800 addetti ben distribuiti in tutta la penisola. In appena 10 anni il numero delle imprese è quadruplicato, tanto da alimentare un mercato che vale potenzialmente 500 milioni di euro l’anno.
Un trend all’insegna del dinamismo e della crescita ma che, però, presenta alcuni ostacoli. In primis, la mancanza di un registro apposito per lo svolgimento della professione di toelettatore.
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Toelettatori senza registro
«La figura professionale del toelettatore viene inserita dallo stato italiano all’interno del registro degli artigiani – racconta Riccardo Barbieri Torriani, customer service di Pelomatto – Questo perché non è ancora stata predisposta una categoria professionale. Oggi si tratta di un mercato molto aperto che prevede una serie di regolamentazioni poco specifiche soltanto per i centri di toelettatura. Speriamo che la tendenza non sia quello di irrigidirlo».
Già, perché nonostante le attività che ruotano attorno a questo settore siano molto fruttifere, di regolamenti, almeno per il momento, non se ne parla. Di due anni fa è la proposta di legge per riconoscere l’inquadramento giuridico della figura del toelettatore di animali d’affezione, avanzata, tra le altre, anche dal Cna Benessere e Sanità di Forlì-Cesena. Allora, il responsabile Daniele Mazzoni aveva dichiarato: «Senza una disciplina specifica di carattere nazionale è stata favorita la frammentazione della regolamentazione, dando luogo a differenziazioni territoriali notevoli, sia sotto il profilo delle modalità di svolgimento dell’attività di toelettatura, che della qualificazione professionale di coloro che la esercitano». Se i dati ci dicono che oggi ad avere un animale in casa sono milioni di italiani, intervenire in questa materia significherebbe anche sostenere un sistema economico in grande crescita e, allo stesso tempo, permettere di garantire un servizio professionale e di qualità. Ma, come già anticipato, per il momento del registro non se ne ha notizia. E intanto nascono nuove startup e aziende che si occupano, in modo diverso, di toelette per animali domestici. Tra queste abbiamo intercettato PeloMatto, che offre un servizio a domicilio, e Washdog, una vera e propria spa per animali che possono rilassarsi mentre vengono lavati e pettinati.
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Con Pelomatto toelettatura a domicilio
Pelomatto è una realtà guidata da William Selmo nata all’interno dello startup studio Mamazen di Torino. »«Abbiamo studiato il mercato per parecchio tempo – racconta Riccardo Barbieri Torriani a StartupItalia – E siamo giunti alla conclusione che il servizio di toelettatura a domicilio è la soluzione più comoda per i padroni ma anche per l’animale stesso, che rimanendo tra le mura domestiche evita un ulteriore stress». Dopo diversi test di marketing, Pelomatto è arrivato a Milano e nei primi 2 mesi ha raggiunto già diverse prenotazioni, superando le aspettative. «Tramite la piattaforma, i padroni possono prenotare date e orario – spiega Roberto – I nostri professionisti, che selezioniamo molto accuratamente, si recheranno a domicilio con tutto il necessario per lavare al meglio l’animale. Siamo attrezzati in modo da adattarci a qualsiasi esigenza per cani entro i 15 chili di peso».
Pelomatto adesso sta vagliando l’opportunità di ampliare la propria offerta anche fuori dal Nord Italia, in regioni come l’Emilia Romagna, dove c’è un alto rapporto di cani che vivono con persone, ma anche il Lazio e la Campania. «Per il momento abbiamo scelto di concentrarci su animali di piccola taglia perché, altrimenti, dovremmo dotarci di una flotta di camion per garantire il servizio», continua Roberto, che attualmente è alla ricerca di toelettatori. «Si tratta di un mondo quasi esclusivamente femminile: il 100% delle nostre clienti, infatti, sono donne molto precise, attente e reattive nel comunicare il servizio», conclude.
Washdog, la spa per cani
Altro format per Washdog, che mette a disposizione una vera e propria spa self service per gli amici pelosi. «L’idea vuole rappresentare un’innovazione rispetto alle classiche toelettature – spiega Emanuele Guerreschi, CEO di Washdog – Qua il cliente ha a disposizione 14 servizi diversi per coccolare il proprio animale: dalla spa all’idromassaggio, dalla cromoterapia alle vasche relax».
Un vero e proprio momento di goduria per l’animale. «Il servizio è attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24 – racconta Emanuele – In Washdog il cliente può decidere in autonomia come e dove lavare il proprio animale. Si può accedere a piccole toelettature professionali con vasche colme di acqua miscelata e shampoo specifico, a seconda del manto e della cute oppure, una volta inserita la relativa tessera, il sistema provvederà a lavare l’animale con acqua miscelata e shampoo standard. Alla fine, la phonatura avviene tramite soffiatori professionali». L’intero procedimento è monitorato da un sistema gestionale che include postazioni autopulenti e auto-disinfettanti asettiche. E l’atmosfera ricreata è proprio identica a quella di una spa, con luci soffuse e servizi tailor made. «Sino alla nascita di Washdog mi occupavo della vendita di latticini, poi mi sono lanciato nel mondo della toelettatura. Mi sono sempre piaciuti i cani, che lavavo in casa – racconta Emanuele – Tante persone venivano al mio negozio di alimentari per chiedermi se potevano lavare il proprio animale a casa mia. Da allora ho pensato a come poter monetizzare quell’attività ed è nato Washdog. Inizialmente ho aperto una sede a Gessate; oggi ho 230 negozi, sia in Italia, principalmente al Nord ma anche nelle isole, che in Austria, Francia e Germania».
Washdog, oggi un franchising, sta investendo nell’e-commerce con l’obiettivo di crescere ancora di più in Italia, strutturarsi e riaprire le porte all’estero. «Data l’ingente quantità di richieste, spesso non riusciamo ad evaderle – conclude Emanuele – Ma l’obiettivo è quello di internazionalizzarci e cedere la licenza per arrivare anche in America, Spagna e fuori confine».
Lettiere ecologiche ed ecosostenibili
Eco Pets Italia, PMI innovativa, ha progettato e prodotto una lettiera, pensata principalmente per i gatti, totalmente ecologica, a base vegetale, ed ecosostenibile. «Dalle materie prime, ai processi produttivi, allo smaltimento, le nostre scelte sono tutte mirate al rispetto dell’ambiente e al benessere dei nostri amici animali e dei consumatori – spiega Piero Paganelli, socio fondatore di Eco Pets Italia – Nel nostro stabilimento in provincia di Teramo produciamo circa 3.000 tonnellate di lettiere per gatti con livelli di qualità premium. Tutti gli ingredienti sono di origine naturale e non di sintesi chimica. Questo ci permette di garantire una qualità di prim’ordine e di garantire che i nostri prodotti non siano dannosi per gli animali e per l’ambiente, che soddisfino le esigenze dei consumatori, e che corrispondano alle specifiche concordate con i nostri partner».
Eco Pets Italia esporta i suoi prodotti anche all’estero, principalmente in Canada, USA, Francia, Germania, Spagna, e Regno Unito. «L’idea è nata al termine di uno studio iniziato nel 2010 con una dettagliata analisi di mercato – spiega Piero – Nel 2014 abbiamo costituito la società e oggi vendiamo il nostro prodotto sempre più di frequente. Allo stesso tempo non tralasciamo l’aspetto della ricerca che per noi è una costante: sia sulle materie prime che sui nuovi prodotti ecologici che nascono. L’economia circolare per noi sta alla base di tutto il nostro percorso e gli stessi stabilimenti produttivi sono alimentati a energia solare». Anche il settore dei pets è, dunque, molto attento ai processi di economia circolare.