Com’è andata a finire? Prosegue il viaggio tra le eccellenze protagoniste dei vari StartupItalia Open Summit. È la volta dell’azienda che ha digitalizzato il mondo automotive nei paesi del Sud Europa
È italiana la startup che ha digitalizzato il commercio automotive. A SIOS avevamo intuito le potenzialità di MotorK fin dal 2018, anno in cui è stata scelta tra le dieci finaliste in gara: «Da quel momento a oggi possiamo dire che sia cambiato il mondo – commenta Marco Marlia, Ceo & Co-Founder di MotorK – All’epoca eravamo tutti abituati a certe dinamiche molto delineate, sia nel lavoro sia nella vita in generale. Quell’anno arrivammo in finale a SIOS in quanto startup che aveva rimesso in moto il mercato automotive grazie al digitale. MotorK, infatti, è un’azienda tecnologica che aiuta il settore automotive a potenziare il proprio business attraverso una combinazione di competenze digitali e di marketing online. Il nostro obiettivo era quello di rivoluzionare il modo in cui si creano, gestiscono e convertono i lead tra i professionisti della vendita di veicoli. Nel 2017 crescevamo con questo scopo chiaro in mente».
“Quell’anno arrivammo in finale a Sios in quanto startup che aveva rimesso in moto il mercato automotive grazie al digitale”
Auto nuova? Si decide tutto online
Poi nel 2020 è arrivata la pandemia e anche MotorK ha dovuto affrontare le nuove sfide dettate dal Covid: dalle restrizioni, che hanno di fatto limitato l’attività delle concessionarie, al mutato approccio dei consumatori, che hanno reso prioritarie altre esigenze rispetto all’acquisto di una nuova automobile: «D’altra parte – continua l’imprenditore – la pandemia ha dato una spinta enorme e senza precedenti alla digital transformation e questa per noi è stata un’opportunità. Oggi, per esempio, la decisione d’acquisto avviene per l’80% online, mentre l’esperienza fisica dal concessionario riguarda l’acquisto vero e proprio con la stipula del contratto e la possibilità di fare un test drive».
La quotazione ad Amsterdam
Da startup MotorK è diventata a pieno titolo scaleup. E alla fine del 2021 si è quotata ad Amsterdam (indice Euronext). «Il nostro obiettivo – aggiunge Marlia – è quello di abilitare la trasformazione del settore del retail automotive nell’area Emea e per fare ciò puntiamo continuamente ad espanderci, crescendo sia organicamente sia tramite acquisizioni». Processi necessari se si vuole avere un impatto costante sul mercato. «Questa è infatti la ragione per cui abbiamo deciso di intraprendere il processo di quotazione in Borsa. Un traguardo per noi storico che ha rappresentato un voto di fiducia nella nostra tecnologia, nel solido modello di business, nei dipendenti di talento e nel potenziale a lungo termine della società. I proventi dell’Ipo sono infatti destinati ad attività di ricerca e sviluppo, investimenti in sales e marketing e per sostenere la nostra strategia di acquisizioni. Abbiamo scelto Amsterdam perché è una Borsa molto attrattiva a livello internazionale, anche grazie al suo sistema con diverse categorie di stock».
MotorK oggi
MotorK impiega circa 450 persone in 11 uffici dislocati in otto Paesi nell’area Emea, e può contare su una solida base di clienti, che include quasi 700 dei principali Gruppi di concessionarie. «Siamo un’azienda in costante crescita e un riferimento per le concessionarie di tutta Europa grazie alle nostre soluzioni avanzate, integrate e modulari, sviluppate proprio per agevolare la quotidianità di concessionarie e case auto». L’azienda nel 2017, anno in cui è stata finalista a SIOS, ha raggiunto il primo milione di euro di fatturato. In soli quattro anni è arrivata a 27 milioni (dato 2021), con un trend in crescita confermato anche dai risultati del primo semestre 2022, nel quale ha registrato 16,9 milioni di euro (+32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
“Continuiamo a investire fortemente in R&D, per poter sostenere lo sviluppo della nostra piattaforma SparK e restare leader tecnologici nella distribuzione automobilistica a livello Emea”
«Ora puntiamo a chiudere il 2022 con un fatturato di circa 45-47 milioni di euro, in linea con la guidance pubblica. Inoltre, continuiamo a investire fortemente in R&D, 7,8 milioni di euro nel 2021, per poter sostenere lo sviluppo della nostra piattaforma SparK e restare leader tecnologici nella distribuzione automobilistica a livello Emea». MotorK è specializzata nella fornitura di soluzioni Software as a Service (SaaS) per l’industria dell’automotive retail. Il Gruppo offre una suite completa – piattaforma cloud based – progettata per supportare i propri partner nella gestione della presenza digitale durante l’intero percorso di scelta e acquisto, leasing o noleggio dell’auto, e nella fase di post-vendita.
Le acquisizioni
In questi anni l’azienda è cresciuta anche per linee esterne: «La nostra strategia di crescita si basa anche sulle acquisizioni – commenta Marlia -. Nel 2021 ne abbiamo effettuate due in Francia (Fidcar e FranceProNet, ndr) e una in Spagna (Dapda, ndr). Nel primo semestre del 2022 abbiamo aperto un mercato per noi completamente nuovo, il Benelux, grazie all’acquisizione di Carflow». Lo scorso 28 luglio, infine, MotorK ha completato l’acquisizione di WebMobil24, fornitore di soluzioni per l’e-commerce e la gestione dello stock nel mercato automotive. «Con questa operazione abbiamo rafforzato la nostra strategia di crescita continua, potenziando la presenza in uno dei mercati automotive più importanti d’Europa, quale quello tedesco, e rinnovando l’impegno a fornire prodotti di elevata qualità ai clienti».
I piani per il futuro di MotorK
Nei prossimi due anni la scaleup vuole confermare e consolidare il proprio posizionamento come player europeo con la piattaforma SparK, lanciata ufficialmente a giugno di quest’anno e già implementata da diversi clienti. SparK è un SaaS che mette a disposizione tutti gli strumenti digitali di cui un concessionario o una casa auto necessita per gestire le proprie attività di vendita e marketing.
«La nostra ambizione – conclude l’imprenditore – è quella di continuare a crescere nell’area Emea, dove al momento presidiamo circa il 2,5% del nostro core market, rappresentato dai primi cinque paesi europei, e l’1% del mercato potenziale totale, che vale circa 6 miliardi di euro. Nel frattempo, vogliamo continuare a perfezionare e ampliare la nostra offerta tecnologica, adeguandola ai cambiamenti in corso nella distribuzione automobilistica e ai nuovi stili di consumo degli utenti. È un percorso di sviluppo che facciamo insieme ai nostri clienti, attuali e futuri».