Oltre 350 eventi per 5 giornate non stop proietteranno il capoluogo lombardo nel futuro. StartupItalia media-partner dell’evento. Il curatore Nicola Zanardi: «Tra i temi lavoro, non lavoro, post lavoro e transizione ambientale, energetica e sociale». E il 9 ottobre torna anche Unstoppable Women
Dal 2018, una volta all’anno, Milano diventa un grande laboratorio a cielo aperto dedicato alla trasformazione digitale: un luogo in cui parlare delle innovazioni offerte dalle nuove tecnologie, dei limiti e delle opportunità che esse comportano, degli scenari possibili e delle diverse soluzioni immaginabili. Una sorta di assemblea generale sul futuro. Un’occasione unica di dialogo inclusivo, che coinvolge aziende, startup, università, istituzioni e cittadini. Tutti questi aspetti fanno di Milano Digital Week la più grande manifestazione italiana dedicata all’educazione, alle competenze digitali e all’innovazione tecnologica, promossa dal Comune di Milano e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab, con il patrocinio di Fondazione Cariplo. L’edizione 2023 della kermesse si terrà dal 5 al 9 ottobre: cinque giornate non stop, sette poli tematici e oltre 350 eventi scaturiti dalla creatività collettiva anche grazie alla Call for Proposal lanciata lo scorso aprile, a cui hanno risposto oltre 300 realtà, pubbliche e private, grandi e piccole. Si discuterà di formazione, ambiente, IA, nuovi servizi al cittadino, salute, circular economy e nuove forme d’arte, come è stato spiegato oggi alla conferenza stampa ospitata al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, une delle location che saranno protagoniste dell’evento.
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La Milano Digital Week 2023
Il tema di quest’anno, in continuità con quello del 2022, è “Lo sviluppo dei limiti. Per una transizione digitale e un’innovazione tecnologica inclusiva, sostenibile ed etica”. «Rovesciandone il titolo, abbiamo voluto ricordare la ricerca del MIT – Massachusetts Institute of Technology su “I Limiti dello sviluppo”, che fu commissionata cinquant’anni fa dal Club di Roma, fondato dal manager e imprenditore Aurelio Peccei, ex FIAT ed Olivetti: si trattò di uno dei primi studi accademici a paventare il pericolo globale di un modello di crescita ormai insostenibile», ha sottolineato Nicola Zanardi, CEO di Hublab e curatore di Milano Digital Week.
Tre sono i macro-insiemi in cui può essere riassunta, o esplosa, questa edizione: «Lavoro, non lavoro, post lavoro; transizione ambientale ed energetica ma anche, e soprattutto, sociale; confronto a tutto campo con l’intelligenza artificiale. Grazie a questo importante momento di riflessione collettiva, che in cinque anni ha coinvolto oltre un milione di partecipanti per un totale di 2.500 eventi, ci interrogheremo su quali possano essere le direzioni di sviluppo nel prossimo futuro, sapendo che ormai esistono vincoli ambientali, sociali ed economici che non possiamo oltrepassare».
L’importanza della cittadinanza digitale
«Al centro di tutto c’è il concetto fondamentale di cittadinanza digitale», ha proseguito Layla Pavone, coordinatrice del Board per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Comune di Milano. «Nel bene e anche nel male ci stiamo accorgendo di quanto sia importante la consapevolezza che i singoli hanno dei loro diritti e doveri. Per questo ci occupiamo di educazione civica e digitale, nonché dell’impatto che l’online, e di conseguenza anche l’offline, può avere nei confronti del sistema sociale, economico ed ambientale».
Innovazione nella PA
Sono circa 40 gli eventi che il Comune di Milano organizzerà all’interno della Milano Digital Week 2023, con tutti gli assessori che per la prima volta sono stati anche promotori ed organizzatori, oltre che relatori dei diversi panel. «Il digitale ha assunto un ruolo fondamentale e trasformativo in tutti i processi e i servizi dell’amministrazione, dandoci la possibilità di renderli più semplici, efficaci ed efficienti, dalla mobilità al fascicolo del cittadino, passando per lo SPID, che stiamo diffondendo nei diversi quartieri».
L’obiettivo è quello di condividere con le cittadine e i cittadini le ragioni, gli scopi, i tempi e i modi di questi cambiamenti, raccogliendo proposte e anche critiche, in modo da poter rispondere ai bisogni reali delle persone in maniera sempre più puntuale. Come ha sottolineato ancora Layla Pavone a StartupItalia, «i servizi digitali del Comune si sviluppano a partire da una fase di ascolto delle esigenze della popolazione, a cui fanno poi seguito i workshop di co-desing, ovvero occasioni di progettazione partecipativa, un termine molto diffuso nel mondo delle startup. Questa modalità operativa ha fatto di Milano il modello da seguire tra le 26 città partner del progetto UserCentriCities, guidato dal Lisbon Council. Perché, come mi piace ricordare, non esiste smart city se non ci sono smart citizen».
Il futuro dell’adv
«La Milano Digital Week è un evento che suscita stupore ed ammirazione in tutto il mondo per l’approccio sistemico che riesce a mettere in pratica, rappresentando tutte le sfaccettature della trasformazione tecnologica», ha aggiunto Sergio Amati, general manager di IAB Italia, associazione di riferimento del marketing e della comunicazione digitale nel nostro Paese. «Comprendere gli strumenti e le modalità di utilizzo del digitale per uno sviluppo consapevole dei limiti è fondamentale, anche nel nostro settore, per questo stiamo lavorando molto sulla sostenibilità del digital advertising, ovvero sulla diminuzione delle emissioni della pubblicità digitale».
Un approccio innovativo, ancora in divenire, come ha spiegato a Startupitalia: «Fondamentalmente si tratta di stimare il consumo di energia ponendo attenzione a tre aspetti: filiera, standard di riferimento e catena produttiva. Per fare un esempio concreto, un formato video è più inquinante di uno testuale o grafico, per questo richiede linee guida diverse per la sua produzione. Sempre più numerose, poi, sono le aziende che compensano il debito di emissioni con l’impegno nel campo sociale, in linea con l’approccio di Amy Williams, cofondatrice e CEO della piattaforma pubblicitaria etica Good-Loop, che converte l’attenzione delle persone sugli annunci pubblicitari in donazioni in beneficenza».
Innovazione digitale ed economia circolare
«Crediamo che il binomio digitale e sostenibilità sia ormai indissolubile. Per questa ragione ci siamo fatti promotori, nel palinsesto di quest’anno, di un ciclo di appuntamenti dedicati alla scoperta dell’economia circolare attraverso la prospettiva dell’innovazione digitale», ha raccontato Carlo Mango, Consigliere Delegato Cariplo Factory. E così ecco all’interno di Milano Digital Week 2023 sette incontri, o meglio“Dialoghi circolari”, per affrontare questa tematica attraverso diverse prospettive, da quella istituzionale a quella finanziaria, da quella normativa a quella industriale e di Open Innovation, attraverso la partecipazione di relatori ed esperti, italiani e internazionali, provenienti dal mondo accademico, aziendale, imprenditoriale e politico.
Il ruolo delle istituzioni culturali
«Come museo abbiamo due strade da seguire», è stata la riflessione di Barbara Soresina, dirigente produzione e promozione presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. «Da un lato dobbiamo valorizzare oggetti e documenti in nostro possesso per favorire la conoscenza del passato e la consapevolezza del presente, dall’altro dobbiamo puntare sull’interattività per aiutare i visitatori ad avvicinarsi a temi complessi ed aiutali a costruire la cittadinanza scientifica. Seguendo queste due direzioni possiamo contribuire a traghettare la nostra società verso un futuro sostenibile ed etico».
Il palinsesto della Milano Digital Week 2023
I sette poli tematici di Milano Digital Week 2023 abbracceranno trasversalmente gli eventi più significativi del palinsesto: formazione, ambiente, IA, nuovi servizi al cittadino, salute, circular economy e nuove forme d’arte sono i macro argomenti che saranno scandagliati nei panel, ospitati – in via prevalente – nelle sedi milanesi di ADI Design Museum, Cariplo Factory, FEEM – Fondazione Eni Enrico Mattei, ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Palazzo Marino, Palazzo Reale e Palazzo Giureconsulti, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Triennale Milano.
All’interno del palinsesto (consultabile qui) si terranno quattro lectio magistralis con prestigiosi nomi nazionali e internazionali, come Benjamin Labatut, saggista e scrittore cileno tra i più entusiasmanti della letteratura contemporanea, Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A e docente al Politecnico di Milano, Jacques Attalì, celebre economista già consigliere dei Presidenti francesi Mitterrand e Sarkozy, Donald Norman, esperto internazionale di scienze cognitive, design e sistemi di ingegneria cognitiva, Francesco Zurlo, Preside della Scuola di Design del Politecnico di Milano, e Susanna Sancassani, direttrice del METID del Politecnico di Milano.
Anche Unstoppable Women
Infine, tornerà anche quest’anno l’appuntamento con Unstoppable Women, il progetto di StartupItalia dedicato all’empowerment femminile, organizzato in collaborazione con Eni Joule. Il 9 ottobre a Le Village by Crédit Agricole Milano, a partire dalle ore 14, si affronteranno tematiche come la promozione della cultura del digitale e l’inclusione. L’evento prenderà il via con il format Bootstrap dedicato alla formazione e mentoring per startup, per poi continuare dalle ore 17.30 con alcune protagoniste di Unstoppable Women che racconteranno al pubblico le loro storie di successo.