L’operazione porterà alla nascita della Zucchetti Smart Touch che si occuperà di fornire un servizio di ordinazione con dispositivi mobili direttamente dal tavolo. Si tratta della seconda acquisizione del 2016 dopo Fabtotum
Un’altra startup entra nel gruppo Zucchetti. Dopo l’acquisizione di Fabtotum nel maggio del 2016, il leader del software italiano ha deciso di acquistare Smart Touch. Si tratta di un’azienda fondata nel 2013 a Saronno che si occupa di ordinazioni nel settore della ristorazione.
Grazie all’app di Smart Touch, i clienti si possono localizzare all’interno di un ristorante inquadrando il Qr code del segnatavolo. Da lì possono consultare il menu e scegliere cosa mangiare. La cifra dell’operazione che ha portato questa tecnologia in Zucchetti non è stata rivelata. Ma si tratta di un altro esempio di open innovation per il gruppo nato quasi 40 anni fa a Lodi e che vanta un fatturato di 386 milioni di euro.
La tecnologia per ordinare dal menu con lo smartphone
L’idea di Smart Touch è stata sviluppata da cinque soci e quattro collaboratori. Lo scopo è quello di innovare nel settore del commercio e dei pagamenti elettronici di prossimità con dispositivi mobili, ottimizzando il lavoro del personale in sala e aumentando del 18 per cento le consumazioni.
Il prodotto è risultato da subito vincente tanto da guadagnarsi diversi riconoscimenti in pochi anni. Come la vittoria del premio speciale “Restauration” di Elior Group Seeds&Chips 2016 e l’arrivo in finale nella categoria startup per gli Hostelco Awards 2016 di Barcellona. L’aumento di capitale porterà alla nascita della Zucchetti Smart Touch che opererà nel cosiddetto mercato horeca (hotellerie, restaurant, café).
La collaborazione con la startup amministrata da Massimiliano D’Urso è cominciata nel maggio 2016 quando insieme a Zucchetti hanno sperimentato lo Zmenu. È proprio il successo di questa integrazione che ha portato poi all’acquisizione appena conclusa.
A maggio la scelta di Fabtotum per 1,5 milioni
L’acquisizione di Smart Touch è la seconda di quest’anno per Zucchetti per quanto riguarda l’ecosistema delle startup. A maggio Fabtotum aveva fatto aprire il gruppo di software al mondo della fabbricazione digitale. La startup di Marco Rizzuto e Giovanni Grieco aveva ceduto il 51 per cento delle sue quote a Zucchetti. In questo modo i founder di Fabtotum hanno potuto portare le loro competenze specifiche nel campo della stampa 3D all’interno di Zucchetti.
Più o meno quello che accadrà anche con Smart Touch dato che l’intenzione dell’azienda è quella di fornire ai suoi clienti, utenti e pmi, soluzioni sempre più al passo con i tempi. A luglio del 2016 Zucchetti ha ufficializzato anche un’altra acquisizione, quella di Getronic, un’azienda affermata proprietaria del marchio GT Alarm. Quest’operazione ha permesso al gruppo di Lodi di rafforzarsi anche nel settore automotive.
Dal 2014 anche Macnil nel gruppo Zucchetti
Nello storico delle acquisizioni di Zucchetti compare anche il nome di Macnil, co-fondata da Mariarita Costanza. L’ingegnere elettronico pugliese ha contribuito a creare nella sua Regione la prima realtà che si è occupata di Internet of Things, fleet e management, sognando di costruire proprio lì il polo tecnologico della Murgia Valley. E dal 2014 ha portato in Zucchetti un valido sistema Gps per le flotte aziendali.