Il progetto di Carlos Iborra e Eslem Alzate ha sviluppato una piattaforma per snellire il commercio nel settore ortofrutticolo, in modo che sia più semplice, veloce e più economico. Fruitsapp partecipa al programma di accelerazione di di Startupbootcamp FoodTech a Roma
Una piattaforma online che mettere in comunicazione trader, produttori e compratori del mercato ortofrutticolo, così che ognuno di loro può di volta in volta aggiornare la propria offerta e trovare in ogni momento l’opportunità migliore. Su questa premessa alla fine di novembre 2016 Carlos Iborra e Eslem Alzate (il primo dieci anni di esperienza nel settore ortofrutticolo come trader, il secondo è originario del Messico ma vive a Valencia da quando ha 11 anni) hanno costituito a Roma Fruitsapp, startup che ha l’obiettivo di snellire il commercio nel settore ortofrutticolo, in modo che sia più semplice, veloce e più economico (solo in Italia ci sono circa 500 mila compagnie collegate al settore frutta e verdura che producono un valore di circa 13 miliardi di euro).
Cuore del progetto la piattaforma, sulla quale le interazioni tra produttore e consumatore avvengono immediatamente e dove ogni compratore, produttore, grossista e trader può compiere le proprie operazioni giornaliere. Inoltre, la logistica è integrata in ogni transazione, così che il produttore non ha bisogno di definire le modalità di trasporto autonomamente.
Carlos e Eslem hanno anche partecipato ad ottobre 2016 anche ai selection days di Startupbootcamp FoodTech e sono stati fra i selezionati per prendere parte al programma dell’acceleratore verticale sul food di via Ludovico di Savoia a Roma. La piattaforma è ancora in fase beta e verrà lanciata ufficialmente a metà dicembre. Di questo e dei progetti futuri abbiamo parlato proprio con Carlos Iborra.
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Carlos qual è l’obiettivo di Fruitsapp?
«Dopo aver lavorato per 10 anni per le più grandi multinazionali nel settore di frutta e verdura, ho notato molte inefficienze e la necessità di rivoluzionare il modo di gestire giornalmente la compravendita, essendo completamente obsoleta per i tempi in cui viviamo oggi. L’obiettivo principale di Fruitsapp è accelerare le procedure quotidiane, facilitando la connessione tra le imprese nel settore ortofrutticolo e, inoltre, aiutarle ad espandere il proprio business in modo rapido e sicuro. Aiutiamo i produttori di frutta e verdura a connettersi direttamente con i migliori clienti in tutto il mondo. Aiutiamo anche i clienti a trovare i migliori produttori in tutto il mondo».
Tu ed Eslem avete deciso di sviluppare Fruitsapp a Roma. Perché
«L’Italia è uno dei maggiori produttori di frutta e verdura non solo d’Europa ma anche del mondo. Abbiamo dunque pensato che avere la nostra base in Italia ci avrebbe aiutato a sviluppare nel migliore dei modi e con più garanzie il nostro progetto. Inoltre siamo stati selezionati da Startupbootcamp FoodTech per partecipare al programma di accelerazione per i prossimi tre mesi. Questo ci ha permesso di avere già l’appoggio di alcuni produttori italiani».
La piattaforma che state per lanciare è in tre lingue. Una scelta dettata da quale esigenza?
«Ci stiamo focalizzando sul mercato italiano e spagnolo, per questo abbiamo deciso di sviluppare la piattaforma in italiano e spagnolo. Abbiamo sviluppato anche una versione in inglese per favorire l’internazionalizzazione della piattaforma e garantire che i migliori produttori e consumatori nel mondo possano connettersi».
Siete nel programma di Startupbootcamp FoodTech. Che cosa ha convinto gli investitori secondo voi?
«Molti investitori e mentors presenti durante i selection days sono stati attratti dal nostro progetto perché consapevoli del potenziale dello stesso. Si tratta di una piattaforma che pretende cambiare completamente il modo di lavorare nel settore ortofrutticolo e il mercato potenziale è molto grande. Un altro fattore fondamentale che ha convinto gli investitori e i mentor è stato il team. Siamo giovani, abbiamo esperienza nel settore e nello sviluppare siti web e siamo aperti all’innovazione».
I progetti futuri.
«Puntiamo ovviamente ad internazionalizzarci in tutto il mondo, diventando un punto di riferimento per la gestione della compravendita giornaliera».