La multinazionale degli elettrodomestici sta lavorando ad un progetto di condivisione delle lavatrici. Ma anche ad un forno con una telecamera che trasmette immagini allo smartphone e condizionatori d’aria controllati da remoto
Un sistema di comunicazione intelligente fra macchine. Anzi, fra elettrodomestici. Fra lavatrici. Quelle a cui Electrolux sta pensando di mettere al centro di un nuovo progetto. Una sorta di Uber del bucato o anche della lavatrice, se si preferisce. L’idea parte da qui. Come sfruttare il tempo (tanto) in cui la lavatrice di casa rimane inattiva? Ne ha parlato, in un’intervista al Financial Times, Jonas Samuelson, il nuovo amministratore delegato (dall’inizio del 2016) del secondo più grande produttore di elettrodomestici al mondo. Il progetto è ancora in sperimentazione, ma mette in evidenza come il nuovo Ad stia cercando di fare in modo che l’azienda si concentri maggiormente sulle esigenze dei consumatori. Non solo la lavatrice in condivisione. Tra i progetti in sviluppo c’è anche un forno con una telecamera che trasmette immagini al tuo smartphone e condizionatori d’aria in grado di essere controllati da remoto. Smart Home per intendersi. Un settore su cui si stanno concentrando anche le attenzioni di aziende della Silicon Valley come Google e Amazon. Sul fronte degli elettrodomestici tradizionali, poi, Electrolux deve confrontarsi poi con la concorrenza sempre più agguerrita di Whirlpool e De Longhi.
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Casa Intelligente, a prova di violazione
Quando parliamo di Smart Home, e quindi di apparecchi connessi, non si può non considerare il problema della sicurezza. Samuelson ha parlato anche di questo al Financial Times. «Se non si è in grado di garantire che gli utenti abbiano piena fiducia nell’integrità nelle loro case intelligenti, semplicemente non lo accetterà» ha detto. La strategia di Electrolux punta su sistemi di protezione dell’hardware, più che sul software.