Quinta puntata del nostro viaggio tra le startup for kids, ossia tra le neo-imprese che si rivolgono alla generazione Alpha. Focus sull’alimentazione dei più piccoli, trend che risponde a nuovi bisogni di salute: in Italia un bambino su tre è sovrappeso e il 24% non mangia frutta e verdura
Nuova puntata della nostra rubrica sulle startup per la Generazione Alpha (qui per leggere tutte le altre). Una dieta corretta garantisce a un bambino una crescita equilibrata e in salute. L’obesità infantile è la malattia pediatrica a sfondo nutrizionale più diffusa in Italia e negli altri paesi occidentali. Secondo i dati della sorveglianza OKkio alla salute, coordinata dall’Istituto superiore di sanità, in Italia, un bambino su tre è sovrappeso. Si stima infatti che circa il 40% dei bambini e il 60% degli adolescenti obesi rimarrà tale anche in età adulta. Quasi un bambino su quattro (24%) non mangia frutta e verdura ogni giorno e più della metà dei bambini (55%) consuma una merenda di metà mattina troppo abbondante, con un eccesso di grassi e zuccheri. Quella di educare i bambini a una alimentazione corretta e bilanciata è dunque una necessità.
Nel contempo i dati dell’Osservatorio E-Commerce di Netcomm e Politecnico di Milano il food delivery, in costante crescita, rappresenta il 44% del mercato alimentare online, e genera un valore di 1,8 miliardi di euro (+20% rispetto al 2021).
È l’insieme di questi dati, insieme a una richiesta di mercato che viene prevalentemente da famiglie in cui entrambi i genitori lavorano a tempo pieno, ad aver fatto fiorire imprese innovative foodtech dedicate all’infanzia.
Foodtech e svezzamento
A Milano e provincia è recentemente nata Pappegnam, il food delivery per neonati e bambini dai 6 ai 24 mesi. Pappe sane, gustose ed equilibrate che arrivano a casa e che devono soltanto essere riscaldate. “Puoi scegliere la quantità dei pasti che desideri nella consegna settimanale per avere i quantitativi sufficienti per solo pranzo, solo cena o entrambi: box da 6 o box da 12 pasti”, spiegano i fondatori: lo chef Alex Boffredo, la dietista pediatrica Elisabetta di Profio, il tecnologo alimentare Angelo Biggioggero e l’addetta al marketing e alle vendite Nikola Jakubisova. Oltre all’abbonamento si può scegliere il tipo di regime alimentare tra onnivora, vegetariana con pesce, vegetariana latto-ovo.
Le pappe surgelate
Anche Mamma M’ama si pone l’obiettivo di togliere alle famiglie il problema dello svezzamento. Le ideatrici Erica Dellabianca, Sonia Matteoni e Sonia Litrico sono partite da un presupposto: “Tutte le mamme sognano qualcosa di sano ma pronto”. Mamma M’Ama nasce dall’idea di tre mamme italiane che, in fase di svezzamento, non riuscivano a trovare sul mercato un prodotto pronto da mangiare di ottima qualità per quella specifica fascia di età, per tutti quei momenti in cui era impossibile preparare la pappa in casa.
Nasce così nel 2015 la prima linea di pappe Mamma M’Ama, pappe complete fresche, cucinate come quelle fatte in casa, controllate e certificate. Nel 2018 viene lanciata la prima linea di pappe frozen, sempre preparate con solo ingredienti che la mamma usa a casa, ma subito surgelate in maniera professionale, in modo da mantenere intatte tutte le proprietà nutritive. È nel 2020 che Vis Company, storica azienda italiana operante nel mondo dei surgelati di alta qualità, riconosce nelle pappe Mamma M’Ama gli stessi valori dei suoi prodotti per adulti, e decide di rilevare l’azienda, aiutandola a farla crescere e a offrire delle pappe di qualità ancora maggiore.
I ristoranti a misura di bambino
È nato nel 2022 a Todi il progetto Slurp Kids, la ristorazione a misura di bambino, ideato e promosso dalla startup innovativa sociale Med in Eat, realizzato con il partner Università dei Sapori, con l’adesione di Confommercio Umbria e Confcommercio Todi e il patrocinio del Comune di Todi. Il progetto Slurp Kids vuole contribuire a rendere ristoranti e pizzerie luoghi che garantiscano un’esperienza positiva anche ai più piccoli, grazie a pietanze originali invitanti e ad una accoglienza “su misura”.
Il foodtech americano
Se in Italia le realtà foodtech dedicate ai bambini sono agli albori, negli Stati Uniti stanno già crescendo. Yumi, startup che sviluppa e produce omogeneizzati, biscotti e snack, a base di frutta e verdura, 100% bio, per neonati da 0 a 11 mesi, ha raccolto un round serie B da 67 milioni di dollari. I vasetti costano cinque dollari, il doppio rispetto ai prodotti industriali, ma il successo è straordinario: la startup li consegna a domicilio in tutti gli Stati Uniti. Fondata da una mamma e una ex giornalista del New York Times, Yumi produce pappe naturali sotto la direzione di due chef che si ispirano alla cucina italiana.
Ha raccolto 12 milioni di dollari Amara, startup americana, che ha sviluppato una linea di pasti pronti e snack, plant based e bio, con una fortissima impronta tecnologica, che permette di non intaccare, il gusto, la consistenza e le sostanze nutritive degli alimenti per bambini senza aggiunta di zuccheri e additivi.