Altro finanziamento per la startup tedesca, che a un anno dalla sua fondazione è diventata leader europeo in un mercato ricco di player. A guidare il round di Serie B è la statunitense DoorDash
Nuovo grande colpo per Flink, la startup berlinese del food delivery a corto raggio, che ha chiuso un round di Serie B da 750 milioni di dollari guidato da DoorDash. La mossa rappresenta un ulteriore conferma della scalabilità del modello di business dei tedeschi e accresce, ulteriormente, l’hype su un settore in grande ascesa, che con l’emergenza sanitaria negli ultimi 18 mesi ha registrato una clamorosa impennata delle proprie azioni. Perché da una parte c’è il piacere, per molti diventato abitudine, di ordinare e ricevere cibo a domicilio, mentre dall’altra la consegna quasi istantanea soddisfa gola e (l’eventuale) poco tempo a disposizione per la pausa pranzo o per godersi una cena senza assilli e i tempi morti dei ristoranti. Quanto basta per far schizzare la valutazione dell’impresa tedesca a 2,85 miliardi di dollari.
Quattro paesi e 62 città, l’ascesa di Flink
Anche se va tenuto a mente che dagli scaffali virtuali di Flink si possono acquistare beni di prima necessità oltre a generi alimentari, la strepitosa crescita della startup si deve alla garanzia di evasione degli ordini nell’arco di 10 minuti. Presente al momento con più di 140 centri di consegna nelle zone centrali di 62 città distribuite tra Francia, Austria, Paesi Bassi e Germania (grazie anche alla partnership con Rewe Group, il mercato domestico è il più sviluppato, seguito a ruota da quello olandese, mentre assai più limitato è per ora il raggio d’azione negli altri due), Flink ha chiarito che utilizzerà l’immissione di capitali proprio per rafforzare la presenza laddove già presente e per ampliare l’attività in nuove mete. Un percorso che prevede anche l’acquisizione di altre realtà, dopo aver tentato e non essere riuscita ad acquisire la francese Cajoo, società specializzata proprio nelle consegne istantanee.
L’importanza dell’esperienza
A colpire è soprattutto la rapidità con cui Flink sta espandendo il suo business, considerato che è stata fondata lo scorso dicembre. Gran parte del merito deriva dalla competenza ed esperienza del team, con il Ceo e co-fondatore Oliver Merkel che è stato per anni un consulente nel ramo della vendita al dettaglio collegata al settore alimentare, mentre i suoi soci della prima, Christoph Cordes e Julian Dames, hanno trascorsi in Rocket Internet e la creazione di realtà digitali come Fashion for Home e Foodora. “Il motivo per cui potremmo diventare leader di mercato in un comparto così ricco di player è che noi siamo ossessionati da come sviluppiamo il servizio”, ha spiegato Merkel. L’altro fattore di successo è poi la consegna pressoché immediata: “Quando abbiamo avviato i lavori a Regensburg, piccola città nel sud della Germania, la quantità di ordini ricevuti fin dal primo giorno è stata pazzesca, oltre ogni nostra aspettativa. Sintomo che il nostro modello può funzionare ovunque. Noi vogliamo essere il supermercato per tutti, con prodotti che si rivolgono a ogni tipo di persone”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Flink, suggerendo che agli attuali 2.500 articoli disponibili nelle città più grandi, si continueranno ad aggiungere nel tempo nuove categorie di prodotti.
Il ruolo di DoorDash
Curioso, per certi versi, anche che a guidare il round ci sia DoorDash, piattaforma per il food delivery con sede a San Francisco e una quota di mercato negli Stati Uniti superiore al 50%, che è sbarcata a Wall Street nel dicembre del 2020 e conta su una capitalizzazione di 57 miliardi di dollari. Perché per il primo passo in Europa il colosso Usa aveva scelto Gorillas (principale rivale di Flink a livello continentale), con l’affare sfumato per il rifiuto dell’altra startup nata nella capitale tedesca in virtù di divergenze societarie sulla gestione e sul percorso di crescita a lungo termine (Gorillas ha poi trovato un accordo con Delivery Hero, partner strategico dell’investimento da 1 miliardo di euro chiuso lo scorso ottobre). Quanto a DoorDash, invece, va ricordato che nel corso del 2022 sarà chiuso un accordo da 7 miliardi di euro con cui gli americani acquisiranno la finlandese Wolt.
“Flink ha margini di crescita enormi”
“Siamo stati colpiti dalla crescita di Flink e dalla fidelizzazione dei clienti ma conoscendo il team non è sorprendente, perché la loro mentalità è una ricchezza per il settore”, ha dichiarato Prabir Adarkar, CFO di DoorDash. “Questo round di finanziamento rappresenta uno spartiacque per Flink, che ha enormi margini di crescita“, ha osservato Amer Alaily di Mubadala Capital, il braccio finanziario dell’omonima società degli Emirati Arabi Uniti, che ha partecipato all’ultimo round dopo aver scommesso sulla startup già nel giugno scorso, quando Flink si è assicurata un finanziamento da 240 milioni di dollari.