L’investimento prevede che la holding della famiglia Agnelli possa aumentare la sua partecipazione fino al 20% del capitale ordinario in circolazione della multinazionale
Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha acquisito una partecipazione del 15% della multinazionale che, un tempo, operava nell’elettronica di consumo, ma oggi si occupa di tecnologia e salute. Un’operazione da circa 2,6 miliardi di euro e un accordo che prevede la nomina da parte di Exor di un membro del consiglio di sorveglianza di Philips.
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L’investimento e la strategia di Exor
L’investimento, realizzato con l’acquisto di azioni sul mercato e grazie all’accordo con una importante istituzione finanziaria, prevede che Exor sia un investitore di minoranza di lungo termine e che, nel tempo, possa aumentare la propria partecipazione fino al limite massimo del 20% del capitale ordinario in circolazione di Philips. «L’investimento di Exor, la sua prospettiva di lungo termine e la crescente attenzione per la salute e la tecnologia si sposano bene con la nostra strategia e con il notevole potenziale di creazione di valore», ha dichiarato Jakobs, CEO di Royal Philips. L’operazione rientra nella strategia di Exor di aumentare la propria presenza nei settori della sanità e della tecnologia, in cui nel 2022 ha investito circa 1 miliardo di euro. A novembre, infatti, la holding aveva annunciato una spesa da 6,5 miliardi in acquisizioni e investimenti. John Elkann aveva specificato che 5 miliardi di euro saranno destinati a “nuove società da acquisire”, di cui una di grandi dimensioni e altre 3-5 minori, nei settori salute, lusso e tecnologia. I restanti 1,5 miliardi sarebbero “per investimenti di Lingotto e Ventures”.