I dati ci dicono che 1 genitore su 3 si sente solo. Molti lamentano di non riuscire a gestire stress e pressioni. Chi si separa corre il rischio di trovarsi senza una rete di sicurezza. Nella decima e ultima puntata del nostro viaggio tra le startup for kids focus sulle comunità (virtuali e non solo) che aiutano famiglie e bambini
Dopo dieci puntate e un numero imprecisato di startup, giunge a compimento il nostro excursus tra le realtà innovative, italiane ed estere ma attive nel nostro Paese, dedicate alla generazione Alpha (qui per leggere tutte le altre).
Un genitore su tre si sente solo. A rilevarlo è uno studio realizzato su 8mila famiglie in 16 Paesi da Nestle, il Parenting Index. A livello globale, la metà (51%) dei genitori intervistati sente un’intensa pressione sociale su come crescere i propri figli e questo, oggi, proviene dai social media. Non è un caso che le iniziative digitali e le community che connettono i genitori od offrono loro consigli e suggerimenti, sia su temi di genitorialità da parte di esperti, che semplicemente su attività, possibilità di incontro e luoghi dove portare i più piccoli, vadano forte.
Community e servizi di aiuto
Quantum Bebè è una piattaforma ideata dalla puericultrice e imprenditrice Simona Rustici per aiutare le mamme in attesa, all’arrivo del bebè e per tutto il primo anno di vita, che soprattutto alla prima esperienza hanno più bisogno di supporto e sostegno: ci sono video, corsi pre-parto e “salotti” su vari argomenti, dall’allattamento all’igiene del sonno, dalle attività col bebè a come gestire noia e solitudine delle mamme. «Il progetto è nato perché sempre più mamme si sentono sole e supportate poco durante la gravidanza e ancora meno dopo – spiega Rustici -. Oggi la società tiene in considerazione il nuovo arrivato e trascura completamente te mamma. Il neonato ha bisogno della presenza continua e i primi mesi sono estremamente impegnativi e i bisogni e le necessità della mamma finiscono in secondo piano». Sì, perché il rischio è proprio quello che le attenzioni si focalizzino tutte sul bebé. «L’enorme senso di responsabilità e gli sbalzi ormonali rendono questo periodo ancora più pesante. I mesi successivi sono altrettanto importanti e per molte mamme, che non hanno aiuti esterni, il tempo diventa lungo, noioso e non di facile gestione. Il rischio è che si dimentichino che oltre ad essere madri sono anche donne e partner. La mia missione è quella di far godere del legame che si è instaurato con il bambino con meno fatica, con naturalezza e leggerezza».
Quantum Bebè rappresenta un percorso per la fascia 0-1 anno: i 12 mesi più delicati della vita di un neonato e più intensi per le neo mamme e i neo papà. Alla base un concetto di maternità e di genitorialità che punta ad entrare in comunione con il proprio bebè, che viene alla luce portando con sé la grandiosità della vita. Un progetto in fieri, che parte con una serie di corsi (da quello preparto a quello dedicato a mamma e bebé sereni), a incontri on line in diretta settimanali, come il Salotto famiglia serena, in cui affrontare dal vivo le difficoltà e i cambiamenti in modo interattivo e teso al confronto. Ma anche con la possibilità di prenotare incontri dedicati per consulenze personalizzate.
“Ricostruire una rete sociale dopo la separazione era davvero difficile”
È nata più di un anno fa la startup innovativa creata da Lorenzo Ferrari e Giuseppe Macchia, rispettivamente ceo e cmo di Parentube, ed è la prima piattaforma gratuita dedicata ai genitori che desiderano ottenere le risposte ai problemi e alle frustrazioni che si incontrano quando si diventa mamme e papà. Costola del gruppo Mirai Bay, agenzia di Digital Marketing & Growth Hacking a Milano è stata scelta per FuturED, il programma di H-Farm destinato all’accelerazione delle startup più innovative e meritevoli. «Più del 90% dei neogenitori, infatti, incontra difficoltà nel proprio percorso con i figli e più del 74% cerca soluzioni online, ottenendo però troppo spesso informazioni superficiali non verificate. Parentube è, di fatto, «il primo portale e la prima app gratuiti in Italia e in Europa dedicati ai genitori e alla crescita dei loro figli, creato sulla base delle effettive esigenze raccolte da più 1.300 famiglie – raccontano i fondatori -. Una piattaforma pratica e semplice da usare per rispondere velocemente ai diversi quesiti dei genitori, attraverso la fruizione di video-pillole, sempre disponibili, registrate dagli esperti della famiglia e il consulto privato con i migliori professionisti e medici, passando dai pareri e le recensioni della community».
Parentube contiene più di 500 video, in costante aumento, realizzati da medici specializzati nell’infanzia e nella crescita; 16 sono le tematiche principali di approfondimento, in continuo aggiornamento; cinque i percorsi tra cui scegliere, in base alle necessità e all’età evolutiva e ulteriori contenuti per rispondere alle nuove e future richieste; più di 1.000 genitori iscritti in sole due settimane dall’apertura. Anche le corporate offrono supporto ai neo genitori. La sezione Pampers Village dell’app Coccole di Pampers, creata nel 2021 insieme all’associazione Heart4Children, ha l’obiettivo di supportare le famiglie attraverso una rete di professionisti. Inoltre è possibile, tramite le pagine social, rivolgersi in modo diretto e personale agli esperti di Heart4Children per dubbi e domande o semplicemente consultare il profilo per approfondire temi inerenti alla genitorialità.
La community di genitori single
Nell’Unione Europea nel 2020, sono stati registrati 195,4 milioni di famiglie, di cui il 29% con i figli ancora in casa. Tra queste, ci sono 7,8 milioni di famiglie costituite da genitori single, pari al 4% del totale delle famiglie e al 14% delle famiglie con figli. In Italia una famiglia su dieci è monogenitoriale e i genitori single sono in costante aumento. È da questi presupposti e dall’esperienza personale di Giuditta Pasotto, che nasce GenGle, la prima community italiana per genitori single: «Sono una mamma single e proprio dalle mie esigenze di mamma single si accende una lampadina: ho pensato che sarebbe stata una buona idea mettere insieme le forze fra genitori single, creare una rete, aiutarsi a vicenda, condividere le cose da fare. Fra di noi ci capiamo, abbiamo bisogni simili. Ricostruire una rete sociale dopo la separazione era davvero difficile. Con Gengle si entra a far parte di una comunità online – una rete sociale – dove trovare aiuto e supporto nei momenti di maggior difficoltà».
Gli utenti iscritti (diverse migliaia) stringono rapporti con altri genitori single che abitano nelle vicinanze, in modo da poter trovare un punto d’appoggio sia in caso si abbia bisogno d’aiuto, sia nell’eventualità si voglia organizzare qualcosa insieme. Si può anche organizzare un evento e lo postano sulla bacheca di Gengle in attesa che qualcuno si aggreghi.
La più grande community di mamme
Altro tema di rilievo per le famiglie è: cosa fare con i bambini? Fondata otto anni fa da Silvia Esposito per dare consigli su attività, luoghi e servizi in area Milano, Monza e Brianza, oggi MumAdvisor è un punto di riferimento per mamme di tutta Italia. La mission di MumAdvisor è quello di costruire un rapporto vero, di fiducia reciproca con la community di mum che cresce di giorno in giorno. Oggi l’offerta del portale è veriegata: da MumExperience, un team di mamme che sanno come approcciarsi al mondo delle famiglie e spesso sono le prime “tester” e “testimonial” delle attività che decidono di segnalare in accordo con MumAdvisor ai tour virtuali delle scuole. Il portale offre anche consigli su hotel “children friendly”, viaggi, attività.