I progetti che hanno trionfato nella seconda edizione dello startup contest organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica. Che rilancia per un’edizione 2020, con più big player e più startup
Pensiero laterale, punti di vista nuovi, approcci non convenzionali: ma pure professionalità, competenze e uno sguardo disincantato allo stato dell’arte della tecnologia. Sono queste le caratteristiche che accomunano, o che distinguono, le startup vincitrici delle challenge di Business Meets Innovation 2019, la seconda edizione dell’iniziativa lanciata da AHK Italien: che vede grandi aziende della Camera di Commercio Italo-Germanica misurarsi con i reverse pitch proposti alle nuove imprese. Problemi concreti a cui trovare una soluzione, questioni reali che hanno bisogno di soluzioni reali: e tocca alle startup, appunto, cercare una soluzione ai problemi e collaborare insieme alle big per risolverli. Con risultati che possono essere sorprendenti.
Rivoluzioni copernicane cercasi
È il caso per esempio della proposta di Carlo Amanti, vincitore della challenge di GKN Sinter Metals relativa alla conversione di disegni 2D in modelli tridimensionali. Amanti ha mostrato sul palco una teoria originale per una geometria diversa da quella euclidea a cui siamo abituati: una soluzione originale per riuscire a trasformare l’enorme archivio analogico di progetti e schemi che sta negli archivi GKN in un database digitale che permetta di far leva su decenni di lavoro ed esperienza per fornire una risposta più rapida ai clienti. Grandi aziende automobilistiche, per esempio, che in questo modo possono vedere realizzato un prototipo o addirittura un’intera partita di componenti in poche settimane invece che in mesi dalla prima proposta alla produzione finale.
A volte, poi, non è questione di reinventare la ruota: per esempio a Fabrizio Cardinali (CEO di Knowledge e CMO di Smart Track), è toccato trovare un modo originale di combinare assieme la tecnologia che è già disponibile nel catalogo Robert Bosch. Un sistema di controllo e monitoraggio degli accessi alle aree produttive che mette assieme la facilità di utilizzo dei badge con la sicurezza dei tornelli: con in più la possibilità di tenere traccia dei movimenti all’interno del sito, magari della dotazione in fatto di equipaggiamenti (anche in ottica sicurezza) dei dipendenti così da ridurre i rischi di incidenti e infortuni. Un concetto che si può espandere anche oltre il semplice tornello, che può diventare una risorsa utile a rendere migliore (e più sicuro) il posto di lavoro: con tutto ciò che consegue anche per la qualità della vita.
Di realtà aumentata, mista, virtuale parla invece Experenti: la vincitrice della challenge di Siemens ha mostrato un complesso sistema AR per migliorare in modo significativo la rapidità di intervento in produzione per la manutenzione, la riparazione o semplicemente l’osservazione dello stato di un macchinario. Basta portarsi dietro un tablet dotato di fotocamera, e non parliamo di ipotesi ma di prototipi già funzionanti (e in test presso una delle sedi di Siemens), per sovrapporre una realtà aumentata all’ambiente di produzione e ottenere indicazioni preziose sullo stato della manutenzione, rapporti su eventuali disservizi e anche guide per agire rapidamente in caso di micro-interventi.
L’idea vincente
A trionfare in questa edizione di Business Meets Innovation è stata però la proposta di Nym: Arianna. Sviluppata in risposta alla challenge di Rödl & Partner Italy, parliamo di una soluzione legaltech che risulta fondamentale nel settore della ricerca e sviluppo visto che permette di mettere ordine e creare un flusso documentale tracciabile per tutto quanto attiene l’origine e la strada che un’idea percorre in azienda. Arianna, proprio come la figura mitologica, tiene il filo dei processi creativi: con in più una rigorosa sequenza di informazioni immagazzinate per dimostrare la datazione di ciascun passaggio.
Il sistema Arianna è basato sulla tecnologia blockchain: in modo il più possibile trasparente per l’utente provvede autonomamente a gestire anche tutto quanto attiene la sigla di smart contract tra le identità verificate dei diversi attori del processo. Totalmente rispondente ai dettami del framework europeo eIDAS, Arianna riveste un doppio ruolo: la datazione con valore legale dei singoli passaggi può essere sfruttata in caso di contenziosi sulla paternità di un prodotto o di un brevetto, così da dimostrare l’originalità di una rivendicazione, mentre allo stesso tempo l’identificazione forte di chi accede alle informazioni può offrire garanzie in caso di violazione di accordi di confidenzialità.
Assieme agli altri partecipanti, NYM ha ottenuto un biglietto per la conferenza bavarese Bits&Pretzels dedicata a innovazione e startup, oltre ovviamente all’associazione gratuita alla Camera di Commercio Italo-Germanica per il 2020 che garantisce decine di opportunità di entrare in contatto con le grandi aziende che fanno parte dell’associazione – la prima delle quali sarà il prossimo 28 gennaio a Palazzo Parigi (Milano) con il ricevimento che darà il la all’attività pubblica del nuovo anno. A NYM inoltre verrà offerta l’opportunità di presentare la propria soluzione ai vertici della Camera di Commercio.
L’edizione 2020
Business Meets Innovation tornerà anche per la terza edizione: l’evento – che quest’anno è stato sostenuto da Robert Bosch, Siemens, GKN e Rödl & Partner, con il supporto di Banco BPM e T&B Associati – riaprirà le danze anche per il 2020, come ribadito dallo stesso consigliere delegato Jörg Buck nel corso della serata finale dell’edizione 2019. Numeri dei partecipanti in salita, qualità sempre più alta dei progetti presentati e un interesse crescente dei big player: fattori che combinati assieme hanno determinato il successo di quest’anno e che promettono grandi cose anche per il 2020.