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Torna la formula capovolta della Camera di Commercio Italo-Germanica. Quest’anno con ancora novità per i Top Player e per i temi che saranno affrontati durante i reverse-pitch
Squadra che vince, non si cambia. La collaborazione frutto del contest organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Germanica, in perfetta sintesi di ciò che chiamiamo open innovation, tra grande aziende e nuove imprese raggiunge il fatidico giro di boa: la quinta edizione di Business Meets Innovation, quella del 2022, sta per prendere il via con la serata inaugurale il prossimo 7 di luglio. E le premesse per riuscire ad alzare la posta, e portarsi a casa un’edizione ancora più ricca di contenuti e di interessanti sviluppi, ci sono tutte: importanti conferme tra i top-player, ovvero le grandi aziende tedesche che decidono di mettersi in gioco e aprirsi all’innovazione che arriva dall’esterno, più un altrettanto gradito ritorno.
BMI non è mai stata in forma come in questo 2022. Per anticipare alle startup e alle PMI interessate di cosa si parlerà nelle challenge di quest’anno abbiamo sentito i diretti interessati: Siemens, Bosch, Boehringer Ingelheim hanno già confermato la propria partecipazione, e a loro si aggiunge (ma è un ritorno) Italcementi. Di seguito vi proponiamo il frutto di qualche chiacchierata con i manager che cureranno la partecipazione per ciascuna di queste multinazionali alla quinta edizione di Business Meets Innovation: tra le righe è possibile già catturare qualche informazione preziosa sulle sfide che proporranno alle startup, anche se la maggior parte dei dettagli sarà svelata solo nel kickoff di questa settimana.
Per partecipare all’evento di presentazione delle technology challenge di BMI 2022, basta iscriversi gratuitamente sul sito dell’iniziativa.
Siemens cambia approccio
Una delle novità più intriganti di BMI 2022 è senz’altro l’approccio rinnovato che uno degli storici partecipanti a questo contest ha intenzione di proporre: Siemens ha sempre partecipato a BMI sin dalla prima edizione, ma ogni anno ha scelto di far ruotare manager e divisioni coinvolte in questa iniziativa. Non fa eccezione neppure questa edizione, con l’interessante novità dell’arrivo di Siemens Advanta: ne abbiamo parlato con Ildebrande Bevere, responsabile Siemens Advanta Italia.
StartupItalia: Siemens è uno dei top player storici di BMI: quest’anno però cambiano alcune cose, con questo approccio che vede quasi costantemente ruotare i dipartimenti coinvolti nell’iniziativa di AHK. Ci può raccontare qualcosa di più su quale componente di Siemens quest’anno parteciperà?
Ildebrande Bevere: Nelle quattro edizioni passate Siemens ha partecipato a Business Meets Innovation alternando input innovativi, e quindi technology challenge, da parte delle nostre due business units: Smart Infrastructure e Industry. Quest’anno abbiamo deciso di partecipare con Siemens Advanta, l’organizzazione che in Siemens si occupa di Digital Transformation e Digital Professional Services, creando un punto di convergenza tra l’IT e l’OT. Siemens Advanta sblocca il futuro digitale dei suoi clienti offrendo un supporto end-to-end nel loro esclusivo percorso di digitalizzazione. Uno dei tre pilastri dei servizi IoT di Siemens è Advanta Solutions, il cui obiettivo è quello di creare un impatto tangibile sulla società e di elevare lo stato dell’arte dell’IoT.
SI: Dateci qualche anticipazione sulla challenge che intendete presentare a startup e PMI: qual è la sfida che intendete lanciare?
IB: L’idea per la technology challenge di questa edizione 2022 del contest di AHK Italien è di dare focus sui Digital Professional Services. L’obiettivo principale che ci poniamo è quello di analizzare e di interpretare dati di carattere digitale al fine di scoprire nuove leve per creare un impatto sostenibile nella società. Tra i principali ambiti di applicazione di soluzioni digitali sostenibili per cui Siemens si posiziona tra i principali leader e innovatori mondiali troviamo lo Smart cities e Smart energy; e infatti il business case che presenteremo alle realtà innovative italiane verterà su uno di questi due settori, ma non vi svelo altro per il momento.
Bosch rilancia tre volte
Altro marchio che da sempre è presente a BMI, quest’anno Bosch cambia anch’essa approccio: il perimetro della collaborazione si allarga alla casa madre, in Germania, così da ampliare l’effetto sulle attività di open innovation legate a questa iniziativa. Alle nostre domande risponde Romolo Biondi, Strategie, Business Development, Solutions and Cross Selling Europe di Robert Bosch Italia.
StartupItalia: Anche Bosch è uno dei top player che più a lungo ha partecipato e sostenuto BMI: anche nel vostro caso quest’anno ci sono delle novità, alzate il tiro dopo aver maturato una certa esperienza in questo programma di open innovation. Quest’anno in un certo senso l’impegno di Bosch si allarga coinvolgendo anche la casa madre in Germania.
Romolo Biondi: A livello corporate, Bosch prevede diversi programmi per favorire l’innovazione per il Gruppo, approcciamo l’innovazione per i processi e le soluzioni sia internamente sia verso l’esterno. Internamente con tre programmi: un “Accelerator Program” della Corporate aperto a tutti i collaboratori del gruppo, attraverso un supporto per la validazione del business model fino all’incubazione dell’idea. Attraverso una società del Gruppo Bosch, la Grow Platform GmbH, che rappresenta un incubatore interno di startup. Infine, le singole divisioni del gruppo hanno i propri programmi di accelerazione di idee. Esternamente, attraverso i programmi di Bosch Venture Capital GmbH legati in particolare a temi di AI, IoT, guida autonoma, automazione ed elettrificazione, efficienza energetica ed healthcare, sia grazie alle iniziative di Bosch Startup Harbour, un programma di coaching ed accelerazione per early-stage startup in questo momento attivo a Berlino, ma che abbiamo intenzione di replicare in altre regioni d’Europa. Come Bosch Italia crediamo che l‘iniziativa del BMI possa collegarsi ai diversi programmi di casa madre, e per il BMI 2022 stiamo appunto lavorando in tal senso.
SI:Anche per voi una domanda per strappare qualche anticipazione sulla challenge di quest’anno: su cosa intendete mettere alla prova startup e PMI in BMI 2022?
RB: Stiamo lavorando su 3 temi, il primo legato alla smart city/smart building, il secondo legato a nuove generazioni di sensori intelligenti e connessi, il terzo con focus la fabbrica del futuro, ed alle relative tecnologie green per renderla sostenibile.
Il ritorno di Boehringer Ingelheim
Il primo anno è stata una sorta di esplorazione della nuova frontiera: l’open innovation. L’esplorazione deve aver dato un buon esito, visto che Boehringer Ingelheim ha confermato la sua presenza per quest’anno a BMI 2022. Abbiamo provato a tracciare un primo bilancio con il CFO Christian Pöhlking, che avevamo conosciuto proprio lo scorso anno durante la quarta edizione.
StartupItalia: Il primo anno di BMI è stata un’esperienza interessante? Tornate per il secondo anno consecutivo immaginiamo anche per rilanciare un programma di open innovation: è già possibile tracciare un bilancio della prima esperienza e darci un’idea di quali sono gli obiettivi che intendete centrare partecipando a BMI 2022?
Christian Pöhlking: Si, il primo anno è stata un’esperienza interessante, per vari motivi. Abbiamo conosciuto varie aziende interessanti, quasi posso dire che abbiamo conosciuto un nuovo mondo, il mondo delle startup; abbiamo imparato cosa vuol dire confrontarsi e collaborare come grande multinazionale con aziende molto piccole come le startup; e poi, alla fine, abbiamo portato avanti un progetto con la startup vincitrice, e siamo ormai vicino alla implementazione del progetto.
SI: Lo scorso anno avete messo in pista ben due challenge: quest’anno cosa proporrete ai partecipanti di BMI2022?
CP: Senza anticipare troppi dettagli – quest’anno portiamo una challenge nell’ambito “predictive analytics” ovvero l’analisi predittiva. Parliamo di supportare una parte specifica del nostro processo di sales forecasting, oggi basato soprattutto sul giudizio umano, con l’utilizzo di previsioni matematici eseguiti “dal computer”, utilizzando i dati alla nostra disposizione in modo più intelligente.
Italcementi a BMI 2022
Un gradito ritorno di un colosso che ha solide radici in Germania e in Italia. Abbiamo chiacchierato con la dottoressa Claudia Capone, Senior Researcher and R&I Project Manager di Italcementi.
StartupItalia: Tornate a partecipare a BMI dopo l’esordio nel 2018. Nel frattempo, so che il vincitore di una delle vostre challenge collabora ancora con voi: l’open innovation per voi è già una realtà consolidata, insomma. Ma venendo a quest’anno, che novità ci sono per quanto riguarda l’approccio che intendete tenere in questa competition?
Claudia Capone: L’esperienza del 2018 è stata stimolante. Italcementi e Calcestruzzi sono state coinvolte su due topic. Da uno dei due progetti – dedicato alla sicurezza negli ambienti di lavoro, impegno fondamentale per il Gruppo Heidelbergcement di cui le Società fanno parte– sono stati tratti spunti di miglioramento poi implementati nelle pratiche operative quotidiane. Sicuramente, si è trattato di un confronto in linea con lo spirito con cui le Società hanno partecipato e con le aspettative. Italcementi e Calcestruzzi abbracciano nella loro visione strategia il concetto di open innovation: inteso nel suo senso più puro, ovvero considerando che, nella realtà globalizzata, il contributo d idee esterne – oltre che interne – per progredire nella competenza tecnologica non solo è un’opportunità ma può diventare una necessità di arricchimento, di integrazione per raggiungere obiettivi di crescita più rapidi ed efficaci se spinti da sinergie trasversali.
SI: So che state ultimando i lavori sulle challenge che proporrete a startup e PMI: cosa ci potete anticipare sui contenuti che mostrerete al reverse pitch?
CP: Italcementi e Calcestruzzi guardano all’attuale edizione alla luce della strategia di sostenibilità che condividono con la capogruppo HeidelbergCement Group. HeidelbergCement Group si pone lo sfidante obiettivo di diventare “l’azienda più sostenibile al mondo nel nostro settore”, disponendo della velocità, della conoscenza, delle tecnologie e dei partner per guidare il necessario processo di cambiamento nel nostro settore, riconoscendo il valore delle soluzioni tecnologiche al di là dei confini aziendali. L’obiettivo di HeidelbergCement Group è ampliare il portafoglio di prodotti sostenibili, ridurre le nostre emissioni di CO2 in modo rapido e significativo, dimostrare che i prodotti privi di CO2 sono possibili su larga scala e creare un’economia circolare. Il riciclaggio del calcestruzzo, che comporta la trasformazione degli scarti di calcestruzzo in aggregati riciclati, ha un potenziale immenso: quello che, in generale, è considerato uno “scarto” può diventare una risorsa per gli attori di R&I per la valorizzazione all’interno di un ciclo produttivo in risposta alla crescente domanda di sostenibilità. La focalizzazione su processi tecnologici innovativi ed efficienti di trattamento di scarti da demolizione di calcestruzzo per recupero/separazione/selezione e valorizzazione di scarti di demolizione in termini di aggregato grosso, aggregato fine e polvere riciclata o pasta di calcestruzzo riciclata, è il contributo che Italcementi e Calcestruzzi attendono dalle startup con l’ambizione di lasciare un’impronta significativa del loro contributo efficace all’economia circolare nel settore del cemento e del calcestruzzo e ai progressi di sostenibilità.