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greenApes vince la quarta edizione di Business Meets Innovation. Ma ci sono ottime prospettive per tutti i vincitori (e non solo) delle challenge presentate nel contest di AHK Italien
Business Meets Innovation è tornata: si è celebrato il suo atto conclusivo, quello che ha svelato il vincitore della quarta edizione, che quest’anno con tutte le precauzioni del caso si è svolto in presenza con tutti i finalisti e i rappresentanti dei top player riuniti nella sede della Camera di Commercio Italo-Germanica. Un modo per ritrovare i protagonisti di un percorso iniziato la scorsa estate e che finisce come di consueto quasi in inverno, e che per bocca degli stessi protagonisti è ormai giunto a piena maturazione: i top player, le aziende che si aprono all’innovazione grazie alle challenge rivolte alle startup, si dicono soddisfatte dei risultati conseguiti. E lo stesso vale per le PMI innovative e le startup che concorrono al premio, che entrano in un percorso che ha come obiettivo principale far produrre loro reale fatturato.
Ha vinto il green di greenApes
L’overall winner di questa edizione, scelto dalla Giuria composta dai rappresentanti delle realtà che fanno parte del programma Business Meets Innovation, è stato Greenapes: parliamo di una b-corp che crea meccanismi di gamification per la promozione di comportamenti ecologicamente responsabili. La proposta di greenApes ha riscosso il favore della giuria, dopo che aveva già ottenuto il riconoscimento di vincitore della challenge proposta da Robert Bosch: The Carboon Footprint Social Network è una iniziativa pensata per integrare uno strato ecologico sulle piattaforme hardware e software dell’azienda, così da raccogliere preziose informazioni provenienti dal mondo IoT e dalle abitudini degli utenti e produrre di conseguenza azioni e consigli utili a migliorare l’utilizzo dei device in chiave ecologica.
A convincere Robert Bosch, e probabilmente anche la giuria, è stata la condivisione tra azienda e startup di una visione a lungo termine. L’obiettivo comune è costruire un prodotto che migliori l’offerta della multinazionale e al contempo produca un valore aggiunto legato alla educazione all’ecologia.
Tre aziende per quattro challenge
I vincitori delle altre tre challenge, sono stati: ConsulHub, che ha convinto grazie alla combinazione di strumenti software messi a disposizione per risolvere la sfida Close The Data Gap proposta da Boehringer Ingelheim, che si è focalizzata sul problema della gestione finanziaria e della rendicontazione dei conti della filiale italiana della multinazionale anche in relazione al rispetto delle regole locali e dei criteri internazionali di contabilità.
La seconda challenge di Boehringer Ingelheim, dedicata al suo settore Animal Health, se l’è invece portata a casa Be For: in questo caso parliamo di una soluzione B2B2C che servirà a migliorare la qualità della comunicazione tra l’azienda, i fornitori, i rivenditori e poi oltre fino al consumatore finale, così da digitalizzare e sistematizzare il processo di raccolta e analisi delle informazioni e dei dati provenienti da tutto il funnel di vendita. Una comunicazione trasversale e unificata, che potrà migliorare il rapporto con tutti gli utenti lungo tutta la filiera.
Infine, Veos Digital si è aggiudicata il premio assegnato da Siemens per la creazione di un energy consultant digitale al servizio delle community che stanno nascendo oggi attorno alla produzione di energia verde. In questo caso l’approccio che ha convinto Siemens è quello legato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare molti tipi diversi di input (consumi, produzione, abitudini, dispositivi connessi alla rete di distribuzione) e produrre di conseguenza consigli utili ad ottimizzare l’impiego dell’energia. Un percorso che è destinato ad acquisire importanza crescente nel prossimo futuro, e che Siemens è decisa ad affrontare in anticipo anche rispetto alla concorrenza.
Un premio in più, per l’empowerment femminile
Quest’anno, a BMI2021 ha debuttato anche un nuovo premio speciale promosso da UniCredit Start Lab: la Tech Women Competition, assegnata alla startup concorrente che poteva vantare al proprio interno di figure specializzate al femminile, è stata assegnata ad Hyperminds. Anche in questo caso si parla di applicazioni di modelli matematici e di analisi complessa di dati grazie ad algoritmi di nuova generazione. Uno sforzo e un impegno guidato da un team di data scientist al femminile.
Parola di top player
Business Meets Innovation tornerà nel 2022: lo ha già annunciato Jörg Buck, Consigliere Delegato Camera di Commercio Italo-Germanica, salutando il pubblico in chiusura della quarta edizione. I numeri sono stati buoni in fatto di adesioni e partecipazione a tutto il percorso di BMI 2021, ma soprattutto a convincere è la formula ormai consolidata: il reverse pitch funziona, le multinazionali che lanciano una sfida a cui le startup devono rispondere produce soluzioni calzanti e che possono andare rapidamente in produzione, e come nel caso di questo 2021 tutte i vincitori delle challenge inizieranno a collaborare con le aziende interessate. E il caso di quanto avverrà con Siemens, vera veterana del programma BMI e che dopo quattro anni tira le somme di questo impegno e il bilancio è positivo.
Anzi, come spiega il CFO di Boehringer Ingelheim, Christian Pöhlking: partecipare a BMI ha aperto una porta che ora lancerà l’open innovation su larga scala in azienda. Una svolta illuminante per chi fino a oggi non aveva ancora iniziato questo tipo di percorso.
L’edizione 2021 di Business Meets Innovation è stata supportata dai main partner UniCredit Start Lab e Amazon Web Services, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, il sostegno dei già citati top player Boehringer Ingelheim, Robert Bosch e Siemens, e con il supporto di Growing Innovation Advisors e Quantum Leap.